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Fondi pensione

“PENSION MARKETS IN FOCUS” DELL’ OCSE: ATTIVI A LIVELLI PRE-CRISI, MA IL PIENO RILANCIO E’ ANCORA INCERTO

Pension Markets in Focus (2011 edition) - Issue 8, July 2011

André Laboul


OECD - Organisation for Economic Co-operation and Development
http://www.oecd.org/


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L’OCSE ha pubblicato – il 25 luglio scorso – la nuova edizione del report “Pension Markets in Focus”.

Il documento contiene dati relativi alle performance dei fondi pensione, compresi quelli pubblici (i cosiddetti “public pension reserve funds”), in tutti i paesi OCSE.

Il report rileva che, superata la crisi finanziaria, gli assets dei fondi pensione hanno registrato aumenti significativi nel corso del 2010 e si sono attestati a livelli simili a quelli antecedenti la crisi. Tuttavia, le prospettive rimangono incerte soprattutto a causa della lenta ripresa economica nei paesi avanzati.

Il rapporto, corredato da un file che racchiude i principali dati statistici, evidenzia che:
- il ROI (“net return on investment”) dei fondi pensione è stato, nel 2010, pari a 2,7% in termini reali (4,3% in termini nominali). I migliori risultati sono stati ottenuti in Nuova Zelanda (10,3%), Cile (10%), Finlandia (8,9%), Canada (8,5%) e Polonia (7,7%). Portogallo e Grecia, invece, hanno registrato risultati negativi, rispettivamente -2,4% e -7,4%;
- gli assets dei fondi pensione, nella maggior parte dei paesi OCSE, hanno ristabilito i livelli di fine 2007. Alcuni paesi, tuttavia, non si sono ripresi completamente dalle perdite del 2008. Questo è stato il caso di Belgio (ove gli assets, alla fine del 2010, segnavano uno scarto del 10% rispetto al livello del 2007), Irlanda (13%), Giappone (8%), Portogallo (12%), Spagna (3%) e Stati Uniti (3%);
- le strategie di investimento restano prudenti, visto che, in media, il 50% degli assets è costituito da bond. Paesi come Stati Uniti, Australia, Finlandia e Cile hanno preferito i titoli azionari (fino al 40% - 50% del portafoglio). In Austria, Finlandia, Polonia e Paesi Bassi, il peso delle azioni nei portafogli è aumentato di circa il 6-7% tra il 2009 e il 2010, con una corrispondente riduzione dei titoli obbligazionari;
- l’ “asset-to-GDP ratio” è nel complesso aumentato dal 68,0% (2009) al 71,6% (2010). Gli Stati Uniti hanno visto un incremento di 5 punti percentuali, corrispondente a un aumento degli assets di circa 1 miliardo di dollari (da 9,6 a 10,6 miliardi).