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🇮🇹 Economia italiana

BOLLETTINO ECONOMICO BANKITALIA: CRISI DEL DEBITO SOVRANO, ANALISI DELLA CONGIUNTURA E PROSPETTIVE A BREVE

Bollettino Economico, n. 65 – luglio 2011

BANCA D’ITALIA


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E’ stato pubblicato nello scorso luglio il nuovo Bollettino Economico della Banca d’Italia.

La crescita dell’economia mondiale prosegue, ma secondo ritmi più contenuti. Nel primo trimestre del 2011, in particolare, si sono resi evidenti gli effetti economici del terremoto in Giappone e la decelerazione dell’economia USA.
Per contro, le economie dei paesi emergenti hanno proseguito nel proprio trend di sviluppo, pur palesando alcuni segni di rallentamento. Pesano, in particolare, i rialzi delle quotazioni delle materie prime, che stanno alimentando un consistente rialzo dei prezzi: un fenomeno, quest’ultimo, contrastato attraverso misure tese a rendere meno “accomodanti” le condizioni monetarie.
Nelle economie avanzate, invece, l’inflazione permane a livelli sostanzialmente contenuti e, secondo le stime, dovrebbe tornare al di sotto del 2% nel 2012.

Nell’area euro il trend al rialzo del PIL si è rafforzato (soprattutto nel primo trimestre dell’anno, per poi proseguire su livelli più contenuti) e ha riflesso il recupero degli investimenti in costruzioni. La volatilità dei mercati finanziari è risultata in forte aumento, a causa dell’accresciuta incertezza sul fronte della ripresa economica internazionale e a seguito delle tensioni scaturite dalla crisi del debito sovrano in alcuni paesi dell’area.
Tali tensioni hanno investito anche l’Italia, riflettendosi sul corso dei titoli azionari e rendendo quanto mai urgente e indispensabile il consolidamento dei conti pubblici: in tal senso, la manovra di finanza pubblica predisposta dal Governo lo scorso 30 giugno intende costituire l’inizio di un percorso verso il conseguimento del pareggio di bilancio (entro il 2014) e la riduzione del rapporto fra debito pubblico e PIL.

La crescita dell’Italia è destinata a proseguire a ritmi contenuti: le proiezioni indicano un tasso dell’1% nel 2011 e dell’1,1% nel 2012, grazie soprattutto al contributo delle esportazioni. E’ attesa una graduale ripresa degli investimenti, mentre tende a ristagnare la crescita dei consumi.

I rischi per il futuro sono connessi allo scenario macroeconomico internazionale, caratterizzato da un elevato grado di incertezza. In riferimento al nostro Paese, in particolare, dal persistere dell’attuale livello degli spread potrebbero derivare consistenti oneri per i conti pubblici.
La Banca d’Italia sottolinea la necessità di diminuire le pressioni sulla finanza pubblica, correggere gli squilibri e realizzare riforme strutturali.