SOLVIBILITA’ DEI RIASSICURATORI ESTERI: EVOLUZIONE NORMATIVA E CONFRONTO TRA EUROPA E STATI UNITI
Preventing the risk of foreign reinsurer insolvency in a global world: Developments toward transnational recognition and cooperation in the E.U. and the U.S.
Karolien M. Vandenberghe
SSRN – Social Science Research Network
http://ssrn.com
Il mercato riassicurativo ha, come noto, un elevato grado di “internazionalizzazione”. Il tema delle regole di vigilanza applicabili nei diversi paesi assume, dunque, un’importanza centrale.
Il paper considerato approfondisce l’evoluzione regolamentare in materia di riconoscimento di norme e pratiche di vigilanza relative ai riassicuratori esteri, con particolare riferimento a Stati Uniti ed Europa.
Sul piano del riconoscimento e della cooperazione tra diversi organismi di regolamentazione e vigilanza, diverse sono le soluzioni possibili: isolamento nazionale, semplice cooperazione informale, riconoscimento reciproco tramite il sistema dell'equivalenza o standard di solvibilità uniformi vincolanti a livello internazionale.
Il documento mostra che, negli ultimi due decenni, la normativa internazionale in materia di vigilanza prudenziale sul settore assicurativo non si è sviluppata secondo lo schema degli accordi internazionali di tipo formale.
L’autrice rileva che l’International Association of Insurance Supervisors (IAIS) – associazione che opera sulla base dell’adesione volontaria delle autorità di vigilanza di diverse giurisdizioni – ha sostenuto le valutazioni di equivalenza e il riconoscimento reciproco “cross-border”. Per esempio, in relazione alla legislazione europea (in particolare, la direttiva Solvency II), si riscontra una significativa influenza delle linee guida tecniche sviluppate dalla International Association of Insurance Supervisors. Detto altrimenti: la regolamentazione internazionale di tipo informale (“soft law”), sviluppata da IAIS, si sta trasformando in un sistema di regole formali.
In secondo luogo, poiché il progetto Solvency II prevede valutazioni di equivalenza reciproca, l’autrice evidenzia che il relativo sistema di solvibilità viene in qualche misura esportato, costituendo, de facto, una condizione per permettere ai riassicuratori esteri di operare all’interno del mercato UE.
Di conseguenza, le Autorità di regolamentazione non europee si trovano nella necessità di individuare forme di vigilanza prudenziale che possono essere ritenute “equivalenti”.
Con riferimento agli Stati Uniti, l’incremento dell’attività internazionale di riassicurazione ha influenzato il rinnovamento della disciplina giuridica in materia: il diritto internazionale delle assicurazioni e la negoziazione di accordi bilaterali e multilaterali in materia di riconoscimento delle misure di vigilanza prudenziale è stato espressamente “federalizzato” dal Dodd-Frank Act e dalla recente legge sulla tutela dei consumatori. Di conseguenza, in aggiunta agli stati federati che sono già membri, si prevede la rappresentanza anche per il governo federale all’interno della IAIS.
In conclusione, secondo l’autrice, il successo della IAIS conferma che, anche in reazione alla natura globale del sistema finanziario, le reti inter-governative sono state al centro delle nuove forme di cooperazione e coordinamento fra le istituzioni nazionali.