Panorama Assicurativo Ania

🇩🇪 Analisi dei mercati

BAFIN: RAPPORTO 2010 DELLA VIGILANZA TEDESCA

Jahresbericht der BaFin (2010)

BaFin – Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht


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Nel suo rapporto a commento dell’esercizio 2010, l’Istituto di vigilanza sul comparto dei servizi finanziari in Germania (BaFin) presenta un quadro generale dello sviluppo dei mercati (assicurazioni, fondi pensione, banche, borsa, società di investimento) e ne analizza il contesto sotto il profilo della vigilanza.

Per quanto riguarda l’assicurazione, BaFin sottolinea che il settore si mantiene stabile. Le conseguenze della crisi si rivelano del tutto contenute, grazie a una prudente politica degli investimenti da parte delle imprese e a un sistema regolamentare solido.

Il numero delle imprese assicuratrici vigilate da BaFin nel 2010 è pari a 603 (614 nel 2009), 30 sono i fondi pensione e 152 le casse pensionistiche (“Pensionskassen”, che nel 2010 hanno raccolto premi per circa 2,6 miliardi).

Nel corso del 2010 l’andamento del settore vita è stato caratterizzato da un aumento della raccolta premi (da 80,7 miliardi di euro a 86,2), “trainato” dai prodotti di rendita (la cui quota sul totale vita è passata dal 57,7% al 62,2%).

La nuova produzione vita è aumentata dello 0,5% (da 5,96 milioni di euro del 2009 a 5,99 milioni); le somme assicurate sono passate da 218,5 miliardi a 234,9 (+7,5%).

Positivi anche i risultati dell’assicurazione malattia, i cui premi sono aumentati del 6,1% nel 2010 (a 33,3 miliardi di euro). Il numero degli assicurati è cresciuto del 2,6%, a 35,7 milioni di individui).

In lieve calo, invece, l’assicurazione danni, la cui raccolta premi passa dai 58,6 miliardi di euro nel 2009 a 58 miliardi netti. Risultano in contenuto aumento i risarcimenti per sinistri (+2%), passati da 20,3 a 20,7 miliardi nel 2010.

Il ramo auto denota una raccolta premi in flessione (-1,5%, a 19,2 miliardi); stabile, invece, quella del ramo infortuni, pari a 6,3 miliardi.
Per contro, premi in aumento (+1,5%) per il ramo incendio (a 1,8 miliardi) e per le coperture per la casa (+0,7%, a 7,15 miliardi).

Costituisce motivo di preoccupazione per il futuro degli assicuratori il protrarsi – da diversi anni - di una fase caratterizzata da tassi di interesse poco elevati. Si profila, nel prossimo futuro, la necessità di diminuire progressivamente il livello dei rendimenti che le imprese vita sono in grado di garantire (dal 2007, ad esempio, il tasso applicato ai nuovi contratti è stato abbassato al 2,25% ed è probabile che esso possa essere ulteriormente ridotto all’1,75% a partire dal gennaio 2012).

Quanto alla riassicurazione, gli effetti di un 2010 particolarmente “oneroso” su scala mondiale (ne sono esempio i terremoti in Cina, Cile ed Haiti) non hanno intaccato la solidità dell’industria riassicurativa nazionale, per la quale rimane stabile il rating assegnato dalle società specializzate.