Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Risparmio

I FRANCESI E IL WELFARE (RISPARMIO, PREVIDENZA, LTC, FISCO): RISULTATI DI UN’INCHIESTA

Les Français, l’Epargne et la Retraite – Enquête 2011

CERCLE DES EPARGNANTS


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“Cercle des Epargnants” (Associazione francese che si propone quale Centro di informazione e confronto sui temi del risparmio e della previdenza) e Assicurazioni Generali hanno commissionato a CECOP (Centre d’Etudes et de Connaissances sur l’Opinion Publique) un’inchiesta sulle attitudini dei francesi nei confronti del risparmio e del welfare.

L’analisi si è sviluppata sulla base di una serie di interviste rilasciate, nel febbraio 2011, da un campione composto da circa un migliaio di persone, di età superiore ai 18 anni.

Lo studio si concentra su quattro grandi temi:
- comportamento di risparmio;
- riforma della previdenza complementare;
- riforma della tassazione sul patrimonio;
- finanziamento del rischio “dipendenza” (perdita di autonomia fisica).

Le evidenze indicano anzitutto che – superata la fase più critica della recente crisi economica internazionale – i francesi hanno mantenuto un atteggiamento più da “formica” che da “cicala”. Il 35% degli intervistati (12 punti percentuali in più rispetto al 2010) ha espresso l’intenzione di voler aumentare il proprio risparmio precauzionale nel corso del 2011.
Tra le ragioni che “giustificano” il risparmio, si segnalano le finalità previdenziali e il desiderio di creare uno specifico “accantonamento per la famiglia”.

Malgrado la riforma pensionistica del 2010, il 57% del campione si dice “preoccupato” per il proprio futuro previdenziale; vengono espressi pareri fortemente discordi, in particolare, sull’opportunità dell’innalzamento a 62 anni dell’età pensionabile (il 48% è a favore, mentre un altro 48% si dichiara contrario). A fronte dell’ipotesi di un innalzamento della soglia a 65 anni, invece, il dissenso diventa pressoché generalizzato, mentre un riscuote un successo piuttosto ampio (59%) l’ipotesi di una riforma del sistema previdenziale nel senso dell’applicazione di un sistema “a conti nozionali” (sulla falsariga di quello svedese o italiano).

Sono poco numerosi i cittadini che sono toccati dal tema della riforma della tassazione sul patrimonio: 570.000 individui risultano soggetti all’ISF – “Impôt de Solidarité sur la Fortune” –, corrisposta dai contribuenti in possesso di un patrimonio netto imponibile superiore agli 800.000 euro, ma il 70% si dichiara contrario alla sua soppressione in quanto molti temono, in alternativa, gli impatti di misure fiscali che possano coinvolgere il patrimonio immobiliare oppure l’assicurazione vita (il 94% si è opposto a eventuali sgravi sull’ISF che possano poi finire per essere compensati da oneri maggiori a carico delle polizze vita).

In merito all’ultimo tema, quello della “dépendance”, la maggioranza (più dei due terzi) opta per una soluzione di natura assicurativa (volontaria o obbligatoria) per la copertura di tale rischio.