Panorama Assicurativo Ania

Contratti

VERSO UN DIRITTO CONTRATTUALE “EUROPEO”? STUDIO DI FATTIBILITA’ DELLA COMMISSIONE E REPORT DEL PARLAMENTO EUROPEO

European Commission – Expert Group on Contract Law 1) A European contract law for consumers and businesses: Publication of the results of the feasibility study carried out by the Expert Group on European contract law for stakeholders' and legal practitioners' feedback 3 May 2011 European Parliament – Committee on Legal Affairs 2) REPORT on policy options for progress towards a European Contract Law for consumers and businesses (2011/2013(INI)) 18 April 2011


Commissione Europea
http://ec.europa.eu/index_it.htm


Visualizza il report 1)

Visualizza il report 2)


Un gruppo di esperti costituito, più di un anno fa, dalla Commissione europea ha condotto uno studio di fattibilità su una futura iniziativa di armonizzazione del diritto europeo dei contratti, con particolare riferimento alle operazioni commerciali transfrontaliere.

Lo studio di fattibilità – pubblicato lo scorso 3 maggio – include un corposo testo, composto da 189 articoli, che mira a costituire un insieme completo di norme di diritto dei contratti a livello europeo.
Sulla base dello studio, gli stakeholder possono inviare commenti ai singoli articoli fino al 1° luglio 2011.

La Commissione terrà conto dei suggerimenti e, in seguito, stabilirà se e in che misura il testo del gruppo di esperti possa fungere da punto di partenza, come una “cassetta degli attrezzi”, per la preparazione di un’eventuale iniziativa futura in materia di diritto contrattuale europeo.

Si segnala, inoltre, che – il 19 aprile scorso – la Commissione giuridica (JURI) del Parlamento europeo ha presentato il “Report on policy options for progress towards a European Contract Law for consumers and businesses”.
Nel Report del Parlamento europeo:
- si chiede la creazione di "modelli europei standard di contratti", tradotti in tutte le lingue dell'UE, collegati a un sistema di risoluzione alternativa delle controversie;
- si esprime la preferenza per il cosiddetto “optional instrument”, ossia uno strumento legale – valido per transazioni sia tra imprese sia tra queste e i consumatori (seppur con le debite differenze) – che costituisca un’alternativa facoltativa alla legislazione nazionale o internazionale (opt-in);
- si ritiene che lo strumento in questione debba essere reso operativo tramite regolamento e che sia opportuno completare il quadro legale con una serie di norme approvate tramite accordo interistituzionale;
- si sostiene che tale strumento legale dovrebbe riguardare anche i contratti assicurativi, dal momento che lo si ritiene particolarmente utile per i cosiddetti “small-scale insurance contract”;
- si ricorda che un lavoro preliminare sul tema è già stato svolto attraverso l’elaborazione dei “Principi di diritto contrattuale europeo” (PEICL); su questa base, si chiede alla Commissione di istituire un “intra-service expert group” per approfondire il tema, affinché un eventuale strumento di questo tipo tenga conto delle specificità del settore finanziario.

Il voto sul report in Assemblea plenaria è previsto per il 6 giugno prossimo.