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🇺🇸 Calamità naturali

FORTI TORNADO A FINE APRILE NEL SUD DEGLI STATI UNITI

Severe Weather in Southern United States – Update

Guy Carpenter


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L’inizio della stagione degli uragani negli Stati Uniti è stato segnato da un evento di eccezionale gravità e intensità.
Fra il 27 e il 28 aprile 2011, infatti, sei stati del Sud (Alabama, Georgia, Mississippi, Tennessee, Virginia e Kentucky) sono stati colpiti da oltre 300 uragani, che hanno provocato circa 340 vittime e danni ingenti a immobili e infrastrutture. Tali eventi sono stati accompagnati da forti venti, violente piogge e diffuse grandinate.

Il servizio meteorologico nazionale (NWS) ha precisato che gli accadimenti del 27 e 28 aprile scorso costituiscono il “picco massimo” di un periodo di straordinaria frequenza di eventi atmosferici catastrofali. Nel solo mese di aprile, infatti (e sempre nel sud degli Stati Uniti), sono stati censiti oltre 600 tornado, un valore mai raggiunto in passato. Le cause di fenomeni così anomali - per frequenza e intensità - sono da individuare, secondo i meteorologi, nelle temperature più elevate raggiunte dalle acque del Golfo del Messico. Tale fenomeno, combinato con la presenza di correnti d’aria più fredda, avrebbe favorito la formazione di trombe d’aria e cicloni.

L’Alabama è risultato lo Stato più colpito da tali eventi, che hanno causato oltre 250 vittime. La città di Tuscaloosa risulta il centro urbano che ha subito i danni più ingenti a immobili e infrastrutture (vie di comunicazione, ponti, linee ferroviarie e reti di distribuzione dell’energia elettrica).

Ingenti sarebbero anche i danni indiretti per alcuni settori portanti dell’economia locale: l’industria avicola avrebbe perso oltre due milioni di capi, mentre gravi danni sono stati segnalati a numerosi impianti industriali del settore tessile ed automobilistico. Anche l’importante attività mineraria è stata bloccata.
Secondo la società di risk modeling Eqecat, la stima degli oneri assicurativi derivanti dall’evento si collocherebbe fra 2 e 5 miliardi di dollari (fra 1,3 e 3,3 miliardi di euro).