LA VIGILANZA BRITANNICA (FSA) FA IL PUNTO SUL PROGETTO SOLVENCY II
Delivering Solvency II
FSA - Financial Services Authority
FSA-Financial Services Authority, l’Autorità di vigilanza sui servizi finanziari del Regno Unito, ha pubblicato nello scorso mese di aprile un breve booklet che fa il punto sullo stadio di sviluppo del progetto comunitario Solvency II e sui principali temi aperti.
La pubblicazione si apre con un aggiornamento della tempistica dei lavori, con particolare riguardo agli effetti derivanti dalla presentazione, lo scorso gennaio, della proposta di Direttiva “Omnibus II”.
Segue una breve illustrazione di quelle che, secondo FSA, sono i cinque principali temi ancora aperti:
- Calibrazione della Formula Standard per il calcolo del SCR. Secondo FSA, alcuni moduli testati nel QIS5 sono sovra-calibrati, altri risultano sotto-calibrati. Il rischio catastrofale danni rappresenta un’area in cui sono necessari ulteriori approfondimenti;
- Illiquidity Premium: si tratta di un aspetto essenziale per i prodotti di rendita britannici. La soluzione auspicata da FSA prevede un adeguato periodo transitorio (12 anni) per i prodotti in essere e una chiara formula di calcolo delle riserve tecniche per i prodotti che saranno emessi dal 2013;
- Contract Boundaries: al momento, la definizione dei limiti temporali dei contratti è ambigua sia per l’assicurazione vita sia per l’assicurazione danni. E’ indispensabile che la definizione sia chiara e praticabile da parte di tutte le imprese;
- Equivalence: importanza dei periodi transitori previsti da “Omnibus II”;
- Reporting e Data Collection: in aggiunta ai Templates europei, FSA ha in programma l’adozione di una serie di Reporting Templates nazionali, per cui è cruciale che le imprese si organizzino per tempo con riguardo sia ai dati sia alle procedure.
Chiude il documento una sezione dedicata all’attuazione di Solvency II, con particolare riferimento al processo di autorizzazione all’utilizzo di modelli interni.