Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II

L’ASSICURAZIONE EUROPEA E’ DAVVERO PRONTA PER SOLVENCY II? REPORT WILLIS RE SUI RISULTATI DEL QIS 5

Beware the Dog that Didn’t Bark – Is the European Insurance Industry Really Ready for Solvency II?

Willis Re


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Willis Re, uno dei principali broker riassicurativi a livello mondiale, ha pubblicato – il 13 aprile scorso – un Report sui risultati del Quinto Studio di Impatto quantitativo (QIS5) svolto dall’EIOPA (1).

I risultati del QIS5 - come evidenziato anche nel Report di Willis Re - suggeriscono che il settore assicurativo europeo ha di fatto assorbito l’impatto della crisi finanziaria e si mantiene ben capitalizzato secondo i nuovi requisiti di solvibilità (capitale eligibile in eccesso rispetto al SCR per 355 miliardi di euro; Solvency ratio al 165%).

Il Report di Willis Re, tuttavia, mantiene un approccio critico rispetto ai risultati alla luce - ad esempio - delle risposte al questionario qualitativo incluso nel QIS5, dell’uso frequente di semplificazioni da parte dei partecipanti e del numero limitato di assicuratori che hanno utilizzato modelli interni. L’analisi di Willis Re rileva che:

- è stata riscontrata una notevole complessità per molti “SCR sub-modules”, il che ha portato all’uso massiccio di semplificazioni nei calcoli (emblematico il caso del rischio di default della controparte);

- il sottomodulo per il rischio catastrofale è stato il più criticato, sia per i dati richiesti sia per la limitata sensibilità all’effettiva esposizione al rischio; a questo proposito Willis Re ritiene opportuna una revisione fondamentale dei criteri per il rischio catastrofale, estendendo – per tale calcolo - il concetto di “Undertaking Specific Parameters” (USPs);

- i modelli interni non hanno fornito esiti sostanzialmente diversi da quelli della formula standard e, piuttosto sorprendentemente, un numero significativo di assicuratori - che ha già chiesto l’approvazione regolamentare - non ha utilizzato i propri modelli nel QIS5 (per esempio nel Regno Unito);

In definitiva, il Report conclude che l’industria assicurativa europea non è del tutto pronta per Solvency II (ulteriore lavoro è richiesto per il secondo e il terzo pilastro). D’altra parte – rispetto ai dieci anni di transizione previsti nella bozza di direttiva Omnibus II – Willis Re reputa che la durata più probabile del periodo di transizione sia di tre anni. Sarebbe un buon compromesso tra le contrapposte esigenze di dare respiro agli assicuratori e di evitare distorsioni del mercato da un lato, e, dall'altro, di mantenere gli incentivi al progresso costante verso il pieno rispetto delle regole di Solvency II.

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(1) Si veda “Solvency II: i risultati del QIS5 per l’assicurazione europea. Report EIOPA e relativa presentazione” in Panorama assicurativo, n. 90, Aprile 2011.