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Pensioni

“PENSIONS AT A GLANCE 2011”. RAPPORTO OCSE SULLE RIFORME DELLA PREVIDENZA NEL MONDO

OECD – Organization for Economic Co-operation and Development


Pensions at a Glance 2011. Retirement-income systems in OECD and G20 countries

Press release: Pension reforms must deliver affordable and adequate benefits, warns OECD


L’Ocse ha pubblicato recentemente “Pensions at a Glance 2011”, quarta edizione della rassegna internazionale sui sistemi pensionistici e di previdenza complementare.

Il volume presenta un quadro delle prospettive dei sistemi previdenziali dei Paesi Ocse e di alcuni Paesi non-Ocse (in tutto sono 43 i Paesi interessati), sia dal punto di vista della sostenibilità finanziaria e demografica sia dal punto di vista dell’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche.

La sfida di conciliare queste due esigenze, apparentemente contraddittorie, passa, secondo l’Ocse, attraverso tre strade.
La prima è il prolungamento della vita lavorativa e l’aumento dell’età pensionistica. Circa metà dei Paesi Ocse si è già incamminato lungo questa via, con riforme già attuate o in progetto. A questa soluzione si affianca quella individuata da alcuni Paesi (tra i quali l’Italia) di collegare automaticamente il calcolo della pensione alle aspettative di vita.

Una seconda strada è quella di concentrare le risorse dei sistemi pensionistici pubblici solo sulle classi più vulnerabili. Si tratta di un modello scelto da Paesi quali il Canada, l’Olanda e la Nuova Zelanda, nei quali il tasso di povertà tra gli anziani è tra i più bassi al mondo. Terza strada, infine, è incoraggiare il risparmio privato e il ricorso alla previdenza complementare.

L’Italia, con le riforme degli ultimi due decenni, sembra aver scelto almeno due delle ricette suggerite dall’organizzazione di Parigi: l’intervento sull’età pensionabile, con il link tra aspettative di vita e pensione, e l’incentivazione della previdenza complementare. In effetti, anche se il nostro Paese, con il 14,0% del PIL, ha attualmente il livello di spesa pensionistica più elevata al mondo (doppio rispetto alla media Ocse del 7%), sul piano prospettico (al 2060) l’indice risulta stabilizzato al 13,6%.

“Pensions at a glance 2011” è disponibile a pagamento sul sito: www.oecd.org.