CALAMITA’ NATURALI, FISCALITA’, DEBITO PUBBLICO E CRESCITA ECONOMICA. UN RUOLO PER L’ASSICURAZIONE
How do governments respond after catastrophes? Natural-disaster shocks and the fiscal stance
Martin Melecky, Claudio Raddatz
The World Bank
http://www-wds.worldbank.org
Lo studio della Banca Mondiale utilizza l’analisi di regressione statistica su un panel di circa 60 Paesi (Italia esclusa) nel periodo 1975–2008, per verificare la seguente ipotesi: le calamità naturali (di origine geologica o climatica) si riflettono sull’equilibrio dei bilanci pubblici - attraverso la diminuzione del prodotto interno e l’aumento del deficit -, in particolare nelle economie a medio-basso reddito.
Nei paesi caratterizzati da un debito pubblico già elevato si osserva la tendenza ad un ulteriore innalzamento di quest’ultimo. Per contro, i Paesi caratterizzati da mercati assicurativi e finanziari più sviluppati e solidi rispondono meglio agli impatti delle calamità naturali e beneficiano di una minore contrazione dell’attività economica.
Nei Paesi con mercati finanziari molto sviluppati, i Governi sono in grado di ricorrere con facilità al mercato per finanziare la ricostruzione (ed abbreviarne i tempi). I Paesi a elevata penetrazione assicurativa sono invece in grado di finanziare la ricostruzione senza necessariamente ricorrere all’indebitamento o aumentare la pressione fiscale.
Una maggiore diffusione degli strumenti assicurativi o di strumenti di limitazione del debito, conclude lo studio, permetterebbe di ridurre le conseguenze delle calamità senza mettere a repentaglio le prospettive di crescita. Sono comunque necessari altri studi, più dettagliati, per identificare con maggior precisione le idonee “risposte” fiscali agli eventi catastrofali, come pure le conseguenze per il sistema fiscale stesso.