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REGNO UNITO: ASSICURAZIONI E FINANZA SECONDO IL CONSUMATORE BRITANNICO. INDAGINE ABI

ABI Quarterly Consumer Survey 2010 - Q4

ABI - Association of British Insurers


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ABI (Association of British Insurers) ha recentemente pubblicato i dati relativi alla “Consumer Survey” riferita all’ultimo trimestre 2010.

Il “focus” dell’indagine è stato posto su tre principali aree di interesse:

1. pensioni, risparmi e investimenti:
- l’86% degli intervistati ritiene necessario elevare il livello di competenza professionale delle reti distributive rispetto agli standard stabiliti dall’autorità di vigilanza (FSA);
- il 73% degli intervistati (titolari di piani pensionistici a contribuzione definita) ha dichiarato di mantenere un atteggiamento “attivo” nei confronti del proprio investimento pensionistico, ossia di monitorarne l’andamento;
- la percentuale di coloro che considerano l’investimento immobiliare la migliore soluzione finanziaria “di lungo periodo” è scesa dal 49% al 34% nel corso del trimestre;

2. aspetti sociali (legati, ad esempio, alla domanda di coperture long-term care e al rischio di disoccupazione):
- il 42% degli intervistati sottostima l’onere economico annuo delle cure domiciliari. Due terzi del campione ritiene che lo Stato dovrebbe prendere in carico tali costi;
- il 71% degli intervistati pensa che l’eventuale perdita del posto di lavoro determinerebbe conseguenze molto gravi per la propria situazione finanziaria;

3. aspetti assicurativi (quali, ad esempio, la variazione dei premi, la percezione del rischio in riferimento alle coperture per la casa e la sensibilità nei confronti del problema delle frodi assicurative):
- il furto viene percepito come la maggior minaccia per la casa e la proprietà (43%). Solo il 4% ha citato i danni provocati dall’acqua, che risultano essere, di fatto, i più costosi;
- gli oneri che scaturiscono dalla circolazione di veicoli non assicurati sono considerati il fattore che più incide sull’incremento dei premi nelle coperture auto (37% del campione);
- poco più della metà degli intervistati (53%) considera “accettabile” la pratica fraudolenta del “fronting”, ove un individuo con un basso profilo di rischio acquista coperture assicurative per un individuo con un profilo di rischio alto, al fine di ottenere premi meno elevati.

L’indagine è stata condotta online, fra il 15 ed il 20 dicembre 2010, intervistando 2.608 cittadini britannici di età compresa tra 18 e 70 anni.

Il rapporto fa parte di “ABI Quarterly Consumer Survey”, monitoraggio trimestrale delle percezioni dei consumatori britannici in tema di assicurazioni, finanza e risparmio.