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RIASSICURAZIONI COME INTERMEDIARI FINANZIARI NEL MERCATO DEL RISCHIO CATASTROFALE. PAPER DNB

Reinsurers as financial intermediaries in the market for catastrophic risk DNB Occasional Studies Vol.8/No.2 (2010)

John Lewis


DNB - De Nederlandsche Bank
http://www.dnb.nl/


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Se i mercati fossero perfettamente concorrenziali, gli assicuratori potrebbero coprirsi (“hedging”) contro i rischi catastrofali ricorrendo a strumenti finanziari. In pratica, tuttavia, la maggior parte degli assicuratori fronteggia i rischi in questione facendo ricorso alle imprese di riassicurazione.

Come rilevato nel paper, sono carenti le ricerche a proposito dei fondamenti economico-istituzionali del ruolo di intermediazione finanziaria ricoperto dai riassicuratori.

Il paper, rifacendosi agli studi di economia istituzionale sull’esistenza delle banche, intende spiegare perché i rischi catastrofali sono gestiti – in larga parte – da istituzioni specializzate, ossia le imprese di riassicurazione, piuttosto che essere direttamente affidati ai meccanismi di mercato.

Al fine di illustrare i motivi per cui il rischio non viene affrontato attraverso l’utilizzo di semplici strumenti finanziari (magari predisposti ad hoc), si pongono in evidenza alcuni limiti insiti negli stessi mercati finanziari.

In primo luogo, i costi di transazione legati alla raccolta delle informazioni relative al mercato possono essere elevati, il che costituisce una barriera all’ingresso nel mercato. In secondo luogo, al verificarsi di un evento catastrofale si possono presentare problemi di “moral hazard” per quanto riguarda il controllo dei sinistri da parte degli assicuratori. In terzo luogo, se - per un dato evento - l’esposizione dei singoli assicuratori è differente e queste informazioni non sono pubbliche, nel mercato dei contratti “standard” si potrebbero presentare problemi di selezione avversa.

Come sostengono gli autori, il settore riassicurativo svolge una funzione molto importante, dal momento che tale sistema:
- è “relationship based” (a differenza degli automatismi del semplice mercato) e porta benefici in termini di riduzione dei costi di transazione, con particolare riferimento ai costi di ricerca delle informazioni;
- effettua una rigorosa attività di controllo, che mitiga gli effetti negativi delle asimmetrie informative, riducendo la tendenza al “free riding” e a dispendiose duplicazioni dei controlli;
- può intermediare (ottenendo profitto) basandosi su un processo di trasformazione e “repackaging” del rischio; infatti, può assumere i rischi delle imprese di assicurazione e trasferirli in “asset” attraenti per gli attori dei mercati finanziari (ad esempio, intermediando sui cosiddetti “cat bonds”, le obbligazioni-catastrofe).