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🇮🇹 Long-term care

LA RELAZIONE TRA OFFERTA DI SERVIZI DI LONG TERM CARE E I BISOGNI ASSISTENZIALI DELL’ANZIANO. CONTRIBUTO ISTAT

La relazione tra offerta di servizi di Long Term Care ed i bisogni assistenziali dell’anziano Contributi ISTAT - n. 4/2010

A. Burgio, A. Battisti, A. Solipaca, S.C. Colosimo, L. Sicuro, G. Damiani, G. Baldassarre, G. Milan,T. Tamburrano, R. Crialesi e W. Ricciardi


ISTAT
http://www.istat.it


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Lo studio in oggetto, risultato di un progetto di ricerca congiunto tra ISTAT e Università Cattolica del Sacro Cuore, si propone di analizzare la relazione esistente tra l’offerta di servizi residenziali per anziani e i loro bisogni in termini di assistenza a lungo termine (Long-Term Care).

Il documento è organizzato in due parti distinte.
Nella prima, si considerano i fattori demografici e socio-economici che possono incidere sui bisogni di Long Term Care e, parallelamente, si descrivono le soluzioni istituzionali adottate a livello internazionale e nazionale.

Il documento - dopo aver fornito utili considerazioni sulla definizione data dall’OCSE e, più in generale, sui principi e gli obiettivi dell’assistenza a lungo termine - passa in rassegna l’organizzazione dei sistemi sanitari e i modelli per l’assistenza dei principali paesi OCSE (ad esempio, Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Francia e Italia).

In riferimento al nostro paese, cercando di evidenziare il ruolo delle regioni, vengono approfondite le tipologie di assistenza agli anziani: informale (sottolineando il carattere di “care giver” della famiglia italiana), formale, domiciliare e residenziale.

La seconda parte del documento si occupa dell’analisi vera e propria, in merito alla relazione tra domanda (utilizzando come proxy il tasso di disabilità degli anziani) e offerta di LTC (espressa dal numero di posti letto in strutture socio-assistenziali per anziani).

Attraverso due indicatori, uno di offerta e uno di bisogno potenziale, sono stati individuati tre gruppi ed emerge che:
- le ASL del Nord registrano i più alti livelli di servizi alternativi, come i ricoveri in lungodegenza nella regione di residenza ed anziani in assistenza domiciliare socio-assistenziale;
- le ASL del Sud mostrano i più alti valori di ricoveri ospedalieri a rischio di inappropriatezza dentro e fuori la regione di residenza, un’alta quota di famiglie costituite da almeno un anziano che ha ricevuto gratuitamente almeno un aiuto e il più basso valore di utenti assistiti in assistenza domiciliare integrata;
- le ASL del Centro sono caratterizzate da una quota maggiore di assistenza privata a pagamento.