Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Calamità naturali

GESTIRE IL RISCHIO ALLUVIONE CON UNA COLLABORAZIONE PUBBLICO/PRIVATO. L’ESEMPIO DI UN COMUNE FRANCESE

Tous les acteurs, main dans la main, pour garder les pieds au sec.

L’Argus de l’Assurance n. 7199, 14 gennaio 2011


L’Argus de l’Assurance ha dato conto dei risultati di una recente, positiva esperienza di “collaborazione” fra pubblico e privato – realizzata presso un comune (Saint-Pée-sur-Nivelle) della regione francese del Pyrénées-Atlantique -, finalizzata al contenimento del rischio di alluvione e dei danni ad esso correlati.
Il territorio del Comune ha subito danni valutati in circa 7 milioni di euro a seguito della piena del fiume Nivelle nel 1983. Un secondo episodio alluvionale si è poi verificato nel 2007, con danni significativi risarciti dal settore assicurativo.

Per far fronte al problema, l’amministrazione comunale di Saint-Pée-sur-Nivelle ha dapprima posto in essere misure di contenimento del rischio attraverso la costruzione di una diga, con l’obiettivo di diminuire gli impatti immediati un’eventuale piena del fiume e fornire alla popolazione i necessari “tempi di reazione”.
Successivamente, l’Amministrazione comunale e l’impresa assicuratrice - che copre la diga per il rischio di responsabilità civile – hanno deciso di stringere accordi con una società specializzata, incaricata di fornire una serie di servizi di prevenzione e gestione del rischio inondazione:

- creazione di “scenari di rischio” ad hoc secondo criteri di gravità graduale, applicati al tessuto urbano dell’area e alle caratteristiche della comunità che lo abita. Sulla base di tali scenari – sottoposti, per confronto, all’Amministrazione comunale e all’impresa assicuratrice – sono poi “costruiti” i piani di intervento e di evacuazione in caso di sinistro;

- i piani di intervento sono costituiti da vari “livelli di emergenza”, che vanno dalla semplice vigilanza sul fenomeno “piena” per arrivare a veri e propri piani d’azione. Essi prevedono, ad esempio, la costituzione di una “cellula di crisi”, l’organizzazione di pattuglie di controllo delle zone a rischio, la chiusura delle vie di comunicazione potenzialmente inondabili, l’informativa agli abitanti, la creazione di centri d’accoglienza per gli sfollati, la distribuzione di acqua potabile, la messa in sicurezza dei centri urbani.

Il sistema è stato testato in occasione della piena del fiume Nivelle del febbraio 2009: in tale occasione, non ci sono stati danni materiali importanti e la popolazione è stata avvertita ed evacuata per tempo.
Sotto il profilo dei costi, il budget dell’iniziativa previsto per quattro comuni (Saint-Pée-sur-Nivelle e altri tre) è pari a circa 15.000 euro l’anno. Ciò corrisponde a una spesa di circa 15 euro per nucleo familiare, a fronte di un rischio più contenuto per la collettività e alla notevole riduzione degli impatti psicologici (e materiali) sulla popolazione della zona.