OLANDA: IL “LIFECYCLE INVESTING” NEI FONDI PENSIONE A PRESTAZIONI DEFINITE
Risk sharing and individual lifecycle investing in funded collective pensions
Roderick D.J. Molenaar, Eduard Ponds
Netspar - Network for Studies on Pensions, Aging and Retirement
http://www.netspar.nl/
Per “lifecycle investing” si intende una strategia di gestione dei fondi pensione che mira a diversificare il rischio dell’investimento previdenziale durante il ciclo di vita attiva del lavoratore.
L’interesse di studiosi e operatori nei confronti di tale strategia gestionale è andato crescendo nel tempo. La letteratura scientifica ha evidenziato come misure di carattere collettivo (ne è un esempio l’ “intergenerational risk sharing”) possano incidere positivamente sulle politiche di asset allocation. E’ noto, infatti, come alcuni piani di risparmio siano in grado di migliorare l’efficienza grazie alle economie di scala o di rendere più efficace la distribuzione dei rischi fra partecipanti giovani e anziani grazie all’estensione temporale dell’orizzonte di investimento.
In riferimento a quanto precede, gli autori analizzano un caso concreto, quello dei fondi pensione a prestazioni definite in Olanda: un contesto noto per la capacità di organizzare efficacemente strategie gestionali quali, appunto, la suddivisione intergenerazionale dei rischi.
Nonostante il consistente supporto offerto a tali strumenti da tutti i soggetti interessati (partecipanti ai fondi, imprese, sindacati), tra gli stakeholders vi è accordo sulla necessità di rinnovamento e di adattamento del sistema a un mercato in rapido mutamento.
Vengono prese in considerazione due possibili evoluzioni, che mirano entrambe a combinare la ripartizione dei rischi tra la collettività e i principi di un “life cycle investing” individuale:
- la possibilità di prevedere l’indicizzazione delle prestazioni ai rendimenti (in aggiunta all’attuale indicizzazione alle retribuzioni);
- la possibilità di suddividere la prestazione erogata dai fondi in due componenti: una dipendente dall’età del lavoratore e gestita come un piano previdenziale individuale, l’altra strettamente riconducibile alle logiche “collettive” di un fondo pensione a prestazioni definite.