Panorama Assicurativo Ania

Vigilanza

COOPERAZIONE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA AUTORITA’ DI VIGILANZA. DUE REPORT CEIOPS (EIOPA)

Peer Review about the Exchange of Information and Cooperation Provisions of the General Protocol (Final Report), CEIOPS-RP-150-10 (30-12-2010) Peer Review about the Exchange of Information and Cooperation Provisions of the Budapest Protocol (Final Report), CEIOPS-RP-78-10 (30-12-2010)

CEIOPS – Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors


EIOPA - European Insurance and Occupational Pensions Authority
https://eiopa.europa.eu/


CEIOPS-RP-78-10 - 30 dicembre 2010

CEIOPS-RP-150-10 - 30 dicembre 2010


Il CEIOPS (ora EIOPA) ha pubblicato, il 30 dicembre scorso, due report che illustrano le conclusioni dei processi di “peer review” in materia di scambio di informazioni e cooperazione tra supervisors, secondo quanto previsto dai cosiddetti “Protocolli di Vigilanza” (“General Protocol” e “Budapest Protocol”).

Questi ultimi sono documenti, elaborati in precedenza dal CEIOPS, che forniscono linee guida per la collaborazione tra le autorità di vigilanza competenti, rispettivamente, per imprese di assicurazione e fondi pensione con attività transfrontaliere.

Dal primo report emerge che la “peer review” si è dimostrata uno strumento efficace per la convergenza delle pratiche di vigilanza prudenziale e il loro adeguamento alla normativa di riferimento. In definitiva, nel report si sostiene che vi è stato un significativo miglioramento nell’ applicazione del “General Protocol” e si auspica che altri passi in avanti, su queste basi, vengano compiuti dall’ EIOPA – che dal 1° gennaio 2011 ha preso il posto del CEIOPS – in vista di un ulteriore consolidamento dalla cooperazione tra autorità.

Il secondo report - quello sul protocollo di Budapest - rileva anzitutto che l’attività transfrontaliera dei fondi pensione è rimasta sino ad oggi molto contenuta. Ciò è dovuto, probabilmente, a una mancanza di chiarezza su norme e pratiche a riguardo (parzialmente risolta dalla revisione del Protocollo di Budapest), ma anche da fattori che esulano dalla cooperazione tra autorità di vigilanza (utile, in proposito, potrà essere la revisione della “Direttiva IORPs”).

Nel report si sostiene che lo scambio di informazioni nel processo di notifica risulta piuttosto difficoltoso, a causa delle differenze nella definizione di “cross-border activity” tra i vari paesi. In generale, però, gli Stati Membri e le autorità competenti si conformano al Protocollo, anche se sono molti i paesi in cui non vengono registrate attività transfrontaliere.