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BANKITALIA PUBBLICA IL PRIMO “RAPPORTO SULLA STABILITÀ FINANZIARIA”

"Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1, dicembre 2010"

BANCA D’ITALIA


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Banca d’Italia ha pubblicato il primo rapporto sulla stabilità finanziaria, in cui analizza i fattori di rischio per il sistema finanziario, valutandone i possibili effetti.
Il Report è suddiviso in tre parti, dedicate rispettivamente a:
- i rischi macroeconomici e i mercati internazionali;
- il sistema bancario e finanziario (incluse le assicurazioni);
- i mercati, il sistema dei pagamenti e le infrastrutture.

Per quanto riguarda i profili macroeconomici:
- la crescita dell'economia mondiale prosegue ma rallenta, con andamenti diseguali tra aree. La dinamica del prodotto nel 2011 si prospetta sostenuta nei paesi emergenti e in via di sviluppo, moderata nelle economie avanzate. In Italia il PIL si espanderebbe a ritmi inferiori alla media dell'area dell'euro;

- nell'area dell'euro i mercati risentono del peggioramento dei conti pubblici; nei paesi con forti problemi di bilancio i premi per il rischio sono molto elevati. I rischi di contagio sono stati contenuti dalle misure eccezionali attuate dalle autorità europee. In prospettiva, il persistere degli squilibri di finanza pubblica nei paesi avanzati rischia di frenare gli investimenti, di alimentare timori di inflazione, di ampliare ancora i premi per il rischio sul debito sovrano. Ne potrebbero derivare rialzi significativi dei tassi a medio e a lungo termine, con effetti negativi sulla ripresa e sui mercati dei capitali;

- in Italia la situazione finanziaria e la redditività delle imprese sono in miglioramento, ma risentono ancora degli effetti della crisi. Le tensioni emerse durante la recessione si sono propagate all'interno del sistema produttivo attraverso l'allungamento dei tempi di pagamento tra imprese. Il grado di indebitamento delle aziende non è fuori linea nel confronto internazionale, ma l'alta quota di debiti a breve termine e la prevalenza tra le passività a lunga scadenza di contratti a tasso variabile accrescono, in prospettiva, i rischi connessi con un rialzo dei tassi di mercato.

Per quanto attiene al sistema bancario e finanziario:

- il recente recupero di redditività delle maggiori banche internazionali potrebbe essere in parte temporaneo. Le misure pubbliche di sostegno varate in molti paesi sono state eliminate o si stanno esaurendo; i ricavi da negoziazione, legati alle favorevoli condizioni di mercato nei mesi scorsi, potrebbero diminuire; il margine di interesse, compresso dal basso livello dei tassi, potrebbe risentire dell'attenuazione della pendenza della curva dei rendimenti indotta dalle nuove misure di stimolo monetario avviate in più paesi. Nel prossimo biennio le banche dovranno rifinanziare un ingente ammontare di obbligazioni, in una fase di forte aumento del ricorso al mercato da parte di imprese ed emittenti sovrani;

- in Italia, come in altri paesi dell'area dell'euro, la valutazione degli investitori circa la solidità delle maggiori banche risente delle tensioni sui titoli sovrani di alcuni paesi. Gli indicatori di mercato e le misure di rischio sistemico mostrano, tuttavia, che gli effetti sulle nostre banche sono nel complesso contenuti;

- per le compagnie assicurative italiane, i risultati di bilancio relativi alla prima metà del 2010 mostrano un calo di redditività rispetto all’anno precedente. Nel complesso, le compagnie italiane presentano una esposizione contenuta alla possibile instabilità dei mercati finanziari. Esse devono tuttavia fronteggiare i rischi connessi con il basso livello dei tassi di interesse e con la difficile congiuntura del ramo danni, in particolare quello dell’r.c. auto.