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🇮🇹 Ricchezza, Famiglie

LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2009. I DATI DELLA BANCA D’ITALIA

La ricchezza delle famiglie italiane 2009 Supplementi al Bollettino Statistico, n° 67

BANCA D’ITALIA


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La Banca d’Italia ha pubblicato – il 20 dicembre scorso – un supplemento del Bollettino Statistico dedicato alla ricchezza delle famiglie italiane nel 2009. Il documento offre una panoramica – attraverso numerosi dati, grafici e tabelle statistiche – delle dimensioni patrimoniali e reddituali degli italiani: ricchezza netta, attività reali e finanziarie, passività finanziarie.

La ricchezza lorda degli italiani – alla fine del 2009 – è stimabile in circa 9.448 miliardi di euro. Le attività reali corrispondono al 62,3% della ricchezza lorda, le attività finanziarie al 37,7% e le passività finanziarie (pari a 860 miliardi di euro) costituiscono il 9,1 % delle attività complessive.

La ricchezza netta è stimata in 8.600 miliardi; la ricchezza netta media per famiglia ammonta a circa 350.000 euro. La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza; all’opposto, poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata.

Rilevante è che “la ricchezza netta complessiva è aumentata tra la fine del 2008 e la fine del 2009 di circa l’1,1%, per effetto di un aumento del valore delle attività finanziarie (2,4%) superiore a quello delle passività (1,6%); le attività reali hanno registrato un rialzo più lieve (0,4%)”. Tuttavia, come riporta il documento, secondo le stime preliminari si registra un’inversione di tendenza: nel primo semestre del 2010 la ricchezza netta delle famiglie italiane sarebbe diminuita (seppur lievemente, 0,3% in termini nominali) in seguito a una diminuzione delle attività finanziarie e a un aumento delle passività, che hanno più che compensato la crescita delle attività reali.

Tra queste ultime, la componente fondamentale rimane quella delle abitazioni (82,1%), che registrano un aumento di valore dello 0,3% tra il 2008 e il 2009, un incremento molto inferiore al tasso medio annuo del periodo 1995-2008 (circa il 6,3 per cento), a causa del rallentamento delle quotazioni sul mercato immobiliare.

Nella composizione delle attività finanziarie si registrano significative variazioni. Rispetto alla fine del 1995 è aumentata in modo significativo la quota di attività in obbligazioni private italiane (dal 2,3% all’ 11%); un simile aumento, pari all’ 8%, si è registrato nella quota di attività in riserve tecniche di assicurazione (dal 10% al 18%).