Panorama Assicurativo Ania

☪️ Finanza islamica

ANALISI E PROSPETTIVE DELLA FINANZA ISLAMICA. STUDIO DELLA BANCA D’ITALIA

Finanza islamica e sistemi finanziari convenzionali. Tendenze di mercato, profili di supervisione e implicazioni per le attività di banca centrale “Questioni di Economia e Finanza” n. 73, Ottobre 2010

Giorgio Gomel (coordinatore), Angelo Cicogna, Domenico De Falco, Marco Valerio Della Penna, Lorenzo Di Bona De Sarzana, Angela Di Maria, Patrizia Di Natale, Alessandra Freni, Sergio Masciantonio, Giacomo Oddo, Emilio Vadalà


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/


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Quello della finanza islamica è un settore in rapida espansione, con tassi di crescita tra il 10 ed il 15% annuo e un ambito di diffusione geografica che si estende dai Paesi di cultura islamica ad alcuni paesi occidentali.

Le prospettive di sviluppo appaiono tuttavia legate al superamento di alcune problematiche in tema di standardizzazione dei prodotti, assetti di governance, regole di vigilanza, impiego degli strumenti di politica monetaria, gestione della liquidità.
Gli intermediari che operano nel campo della finanza islamica non presentano caratteristiche di rischiosità superiori rispetto alle controparti tradizionali, ma hanno una complessità operativa maggiore, che rende difficoltosa una piena integrazione in contesti normativi e regolamentari occidentali.

Tra le questioni di maggiore rilievo figurano taluni aspetti in tema di vigilanza, quali:
- tutela della trasparenza,
- limiti di efficienza per l’applicazione di strumenti di politica monetaria sviluppati per ovviare al divieto di interesse,
- sviluppo dei mercati monetari frenato dalla carenza di prodotti “shari’ah-compliant”, ovvero conformi ai principi sanciti dal Corano.

Per quanto riguarda il comparto assicurativo, lo studio Bankitalia sottolinea che i contratti assicurativi utilizzati nei sistemi finanziari occidentali presentano - secondo la dottrina islamica - elementi di eccessiva incertezza e di speculazione e, per tali ragioni, sono considerati vietati dalla shari’ah.

I giuristi islamici considerano compatibile con la shari’ah un sistema di assicurazione basato sulla mutua cooperazione e assistenza (“takaful”), in cui gli assicurati sono anche assicuratori, con una struttura molto simile a quella delle mutue assicuratrici convenzionali.

Il mercato delle assicurazioni “conformi alla shari’ah” è ancora poco sviluppato ed è focalizzato soprattutto sul segmento danni; le assicurazioni sulla vita sono poco diffuse, con l’eccezione della Malaysia.
Nel 2007, le “takaful company” erano 118, comprese le compagnie assicuratrici tradizionali che offrono servizi di assicurazione compatibili con la shari’ah.
Gli attivi gestiti da tali imprese erano pari a quasi 41 miliardi di dollari (31 miliardi di euro), i due terzi dei quali imputabili a un sola compagnia con sede nel Brunei.
Negli ultimi anni le assicurazioni islamiche hanno cominciato ad acquisire quote di mercato anche nei paesi del Golfo Persico, in Iran e in Malaysia; una “takaful company” è operativa anche in Gran Bretagna.