Panorama Assicurativo Ania

🌎 Crisi finanziaria

LA RIFORMA DELLA REGOLAMENTAZIONE ASSICURATIVA DOPO LA CRISI IN UN NUOVO NUMERO DI “SIGMA”/SWISS RE

“Regulatory Issues in Insurance” - SIGMA n. 3/2010

Astrid Frey, Kurt Karl


Swiss Re
http://www.swissre.com/sigma/


Visualizza la press release

Visualizza il documento


La rivista di Swiss Re, "Sigma", dedica un numero (3/2010) all’analisi delle principali riforme regolamentari relative al settore (ri)assicurativo, in fase di progetto e/o in via di attuazione - su scala internazionale - dopo la crisi finanziaria.

Le imprese di assicurazione e riassicurazione hanno superato abbastanza bene la recente crisi. Una semplicistica estensione all’industria assicurativa delle riforme applicate al settore bancario appare dunque inopportuna, in quanto i modelli di business e i rischi che caratterizzano i due settori sono di natura differente.

La crisi, tuttavia, ha evidenziato alcuni “aspetti” della regolamentazione assicurativa che è opportuno migliorare.

In primo luogo, come è emerso nel caso di AIG, è cruciale un’efficiente vigilanza sui gruppi di imprese, che dovrebbe essere congegnata in modo da comprendere nell’area del gruppo anche le attività non regolamentate facenti capo al gruppo stesso.

E’ necessario, in secondo luogo, migliorare la gestione del rischio di liquidità. Anche se l’attività assicurativa tipica non dà luogo a rischi di liquidità, è emerso durante la crisi che alcune tipologie di attività “non-core” hanno originato aggiuntive esigenze di liquidità in condizione di forte stress dei mercati.

In terzo luogo, alcuni elementi della disciplina contabile e prudenziale, che sono basati su una valutazione dei cespiti al valore di mercato, possono essere causa di effetti prociclici.
Da ultimo, secondo gli autori, se è vero che le attività assicurative “tradizionali” possono difficilmente costituire una fonte di rischio sistemico, la partecipazione delle compagnie alle attività del mercato dei capitali e - in particolare - alla proprietà delle banche può influenzare il rischio di liquidità e l’interconnessione con il sistema creditizio.

Sotto questo profilo, è necessario potenziare il coordinamento tra i diversi supervisors, ma non vi è esigenza di istituire un livello addizionale di vigilanza “macroprudenziale” per il settore assicurativo (come, invece, è stato fatto per il settore bancario).