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🌎 Solvency II

WILLIS RE: “SOLVENCY II” VERSO IL TRAGUARDO. COSA FARE PER OTTIMIZZARNE L’IMPATTO

QIS 5: Solvency II nears the finishing line - (September 2010)

David Simmons, Victoria Jenkins, Ian Cook, Linley Ah-Chung, Alkis Tsimaratos, Matthew Eagle


WILLIS RE
http://www.willis.com


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Willis Re ha dedicato un breve report all’attuale, importante fase del progetto “Solvency II”. Dopo diversi anni di intenso lavoro, infatti, il nuovo framework regolamentare si appresta a raggiungere il traguardo di inizio 2013 (data della sua probabile entrata in vigore).
Scopo del report è quello di approfondire alcuni aspetti specifici, relativi soprattutto al Quinto Studio di Impatto Quantitativo (QIS5), tra i quali i seguenti:

- differenze e variazioni rispetto al QIS4, in riferimento ad alcune particolari categorie di rischio (assicurativo, di mercato, operativo, di controparte);

- uso dei modelli interni: alcune stime indicano che la predisposizione di un modello interno potrebbe costare alle compagnie una cifra superiore al milione di euro. Ma già dai risultati di QIS4 era emerso che l’applicazione di un modello interno poteva condurre a requisiti patrimoniali inferiori del 20% rispetto all’applicazione della Formula Standard. Willis Re sottolinea che l’utilizzo di un modello interno (parziale o totale) costituisce, per il management, un prezioso framework di base per testare la validità di un’ampia gamma di scelte gestionali. Rappresenta, inoltre, uno strumento fondamentale a disposizione dell’impresa per allineare la gestione dei rischi a quanto previsto dalla regolamentazione;

- approfondimenti relativi ad alcune particolari categorie di rischio: (underwriting risk, rischio catastrofale (di origine naturale e “man-made”), rischio di default della controparte.

Willis ricorda che i requisiti di capitale costituiscono un aspetto cruciale per molte imprese: rispetto al QIS4, infatti, è prevista per il QIS5 una maggiore “failure rate”, cioè una percentuale più elevata di imprese non in grado di adeguarsi al Solvency Capital Requirement (alcune formule di calcolo, tra l’altro, sono state oltremodo inasprite rispetto all’esercizio precedente). Le maggiori difficoltà potrebbero risultare a carico delle piccole imprese, per le quali è più arduo riuscire a beneficiare di effetti di diversificazione. La riassicurazione, evidenzia Willis, potrebbe costituire un valido sostegno.