Panorama Assicurativo Ania

Fondi pensione

SCHEMI PREVIDENZIALI A CONTRIBUTI DEFINITI “NOZIONALI”: I VANTAGGI COMPARATI IN UN PAPER OCSE

Decomposing National Defined-Contribution Pensions: Experience of the OECD Countries' Reforms

Edward Whitehouse


OECD - Organisation for Economic Co-operation and Development
http://www.oecd.org/


Visualizza il documento


Diversi paesi (fra cui Italia, Svizzera, Polonia e Lettonia) hanno riformato, negli ultimi anni i propri sistemi previdenziali introducendo schemi a contributi definiti “nozionali” al posto di schemi pubblici a prestazioni definite.
Il Paper pubblicato dall’OCSE lo scorso mese di ottobre pone a confronto gli schemi previdenziali “nozionali” a contribuzione definita con sistemi alternativi, identificandone punti di forza e punti di debolezza.

Gli schemi previdenziali “nozionali” permettono, in particolare, di offrire prestazioni previdenziali economicamente efficienti ed eque.
La questione dell’equità si presenta in riferimento al trattamento di soggetti che percepiscono la pensione ad età diverse e versano contributi per periodi differenti. La questione dell’efficienza, invece, si presenta perché i sistemi previdenziali possono distorcere le decisioni individuali di lavoro e di risparmio.

Secondo il Paper, i vantaggi dei sistemi “nozionali” sono i seguenti:
- le prestazioni previdenziali vengono calcolate sulla base dei redditi percepiti lungo tutto il periodo lavorativo, anziché sulle annualità redditualmente “migliori” o sugli ultimi anni di lavoro;
- ciascun anno di contribuzione aggiuntivo genera una prestazione addizionale;
- le prestazioni previdenziali erogate tengono conto della durata contributiva: si riducono per chi anticipa l’età di pensionamento e aumentano per chi allunga il periodo di vita attiva;
- le prestazioni previdenziali tengano conto dell’allungamento dell’aspettativa di vita, ripartendo i costi tra le generazioni al fine di migliorare la sostenibilità finanziaria dei sistemi previdenziali nel lungo termine.

Tuttavia, l’analisi comparata dei sistemi previdenziali dei Paesi OCSE dimostra che la maggior parte di essi raggiunge, almeno in parte, gli obiettivi sopra esposti anche senza l’adozione di un sistema nozionale a contribuzione definita.