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ESISTONO ECONOMIE DI SCALA NEL SETTORE DEI FONDI PENSIONE? UN CONFRONTO TRA QUATTRO PAESI

The impact of scale, complexity, and service quality on the administrative costs of pension funds: A cross-country comparison

Jacob Bikker, Onno Steenbeek, Federico Torracchi


De Nederlandsche Bank NV
http://www.dnb.nl


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Lo studio in questione si occupa di mettere in luce alcuni importanti aspetti legati all’efficienza dei fondi pensione.
I costi di natura amministrativa sostenuti dai fondi, in particolare, hanno un ruolo determinante sia per gli sponsor sia per gli aderenti, dal momento che incidono negativamente sul rendimento delle somme destinate al pensionamento e, di conseguenza, accrescono i costi delle prestazioni previdenziali.
Utilizzando una raccolta di dati riferita al periodo 2004-2008 e basata su 90 fondi pensione, gli autori esaminano l’impatto della dimensione, della complessità dei piani e della qualità del servizio sui costi amministrativi dei fondi pensione, effettuando un confronto tra quattro paesi: Australia, Canada, Paesi Bassi e Stati Uniti.

Innanzitutto, viene confermata la presenza di importanti economie di scala. Complessivamente, si calcola che un aumento dell’ 1% del numero dei partecipanti porterebbe a un incremento dei costi dello 0,76%; includendo anche i dati relativi agli attivi totali dei fondi pensione si riscontra, al crescere sia del numero dei partecipanti sia dell’ammontare degli attivi, un aumento dei costi dello 0,86%.
Esaminando le specificità dei singoli paesi, lo studio rileva che, ad eccezione del Canada, per il quale sono riscontrati ritorni di scala costanti, negli altri tre paesi ci sono economie di scala sottoutilizzate. In particolare, l’analisi suggerisce la possibilità di ulteriori consistenti risparmi nella gestione dei fondi pensione negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi, sebbene in tali realtà operino dei fondi di maggiore dimensione. Inoltre, i calcoli sui costi amministrativi medi per partecipante suggeriscono la presenza di una scala ottimale per i fondi pensione, sebbene non ci sia riscontro a livello aggregato.

In definitiva, lo studio incoraggia le azioni che mirano a migliorare l’efficienza della gestione dei fondi pensione attraverso il consolidamento, anche se i benefici risulterebbero contenuti per i fondi già molto grandi.
Infine, il paper evidenzia come i costi amministrativi si modifichino in maniera considerevole in base al tipo del fondo, raggiungendo differenze che arrivano al 100% tra quelli dei lavoratori del settore pubblico e quelli dei lavoratori del settore privato. Questi dati confermano, a opinione degli autori, che esiste un grande potenziale per migliorare l’efficienza, in primo luogo, appunto, attraverso misure di consolidamento dei piani.