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Banca, Crisi

COMMISSIONE EUROPEA: PROPOSTE PER UN NUOVO QUADRO DI GESTIONE DELLE CRISI BANCARIE

La Commissione espone i propri progetti per un nuovo quadro UE di gestione delle crisi nel settore finanziario - “Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee, the Committee of the Regions and the European Central Bank - An EU Framework for Crisis Management in the Financial Sector” (Commissione Europea, COM(2010) 579 final)

Commissione Europea


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Il 20 ottobre la Commissione europea ha presentato alle maggiori istituzioni del Continente una Comunicazione che presenta nuove proposte per la gestione delle crisi nel settore finanziario, in linea con altre iniziative europee e non (ad es. del G-20). Sulla base delle proposte della Commissione, dovrebbe seguire, entro la primavera del 2011, l’adozione di un atto legislativo che creerà un quadro completo per la gestione delle crisi delle banche e delle imprese di investimento.
La Comunicazione include:
- indicazioni per la definizione del nuovo quadro per la gestione delle crisi in tutti gli Stati membri, la cui messa in atto costituisce l'immediata priorità;
- una roadmap che fornisce una visione a più lungo termine di alcune delle principali sfide che dovranno essere superate per garantire un'ordinata gestione delle crisi, come ulteriori misure di armonizzazione in materia di insolvenze bancarie e il riesame dei poteri dell’autorità bancaria europea.

A breve termine, il nuovo quadro mira a dotare le autorità di strumenti e poteri comuni ed efficaci per fronteggiare le crisi bancarie in una fase il più possibile precoce, ed evitare di addossare costi ai contribuenti.
Si prevedono alcune misure preparatorie e preventive, come l’obbligo per gli istituti e le autorità di preparare piani di ripresa e di risoluzione in caso di stress finanziario o fallimento. Inoltre, verrebbero ampliati i poteri delle autorità di vigilanza (ad esempio la possibilità di imporre l’attuazione di un piano di ripresa o la cessione di attività che generano rischio per la solidità finanziaria). In aggiunta, le stesse autorità avrebbero il potere di determinare il rilevamento di una banca o impresa in fallimento da parte di un istituto solido, al fine di garantire la continuità dei servizi e di gestire il fallimento in modo ordinato.
La Commissione propone di basarsi sui collegi di vigilanza esistenti (gruppi di autorità di vigilanza) per istituire collegi di risoluzione (composti da autorità di vigilanza e autorità nazionali responsabili in materia), sotto il coordinamento e il supporto delle nuove autorità di vigilanza europee (in particolare l’EBA).