Panorama Assicurativo Ania

🇭🇺 Catastrofi ambientali

UNGHERIA: L’ESPOSIZIONE ASSICURATIVA PER I DANNI DELLA “MAREA ROSSA” E’ RIDOTTA

Toxic Industrial Spill, Ajka, Hungary

Guy Carpenter


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Lo scorso 4 ottobre, la rottura di un invaso per la raccolta di rifiuti tossici (posto in un impianto per la lavorazione dell’alluminio, situato nell’Ungheria occidentale) ha provocato lo sversamento di 700 milioni di metri cubi di sostanze inquinanti nelle campagne e nei corsi d’acqua.

La “marea rossa” che si è sprigionata dall’invaso danneggiato ha causato 8 vittime ed oltre 150 feriti. L’evento è stato definito dalle autorità locali come “la più grave catastrofe avvenuta nel settore dell’industria chimica ungherese”.
Le forti concentrazioni di metalli pesanti – quali cadmio, cromo, piombo e arsenico – hanno cancellato ogni forma di vita dal fiume Marcal e hanno suscitato allarme – poi rientrato – presso i governi di Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania ed Ucraina per le possibili ripercussioni sul Danubio.

Il governo ungherese ha stimato i costi di bonifica in svariate decine di milioni di euro, evidenziando che essi saranno a completo carico della MAL Zrt, la società proprietaria dell’impianto in cui si è registrato l’incidente.
Sotto il profilo strettamente assicurativo, l’onere economico derivante dall’evento risulta molto limitato. Allianz ha dichiarato che fornisce alla MAL Zrt solo coperture per i danni agli impianti, ma nessuna copertura rc ambientale. Molto ridotte risultano anche le esposizioni dei riassicuratori Munich Re e Hannover Re.