Panorama Assicurativo Ania

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PUBBLICATO IL RAPPORTO MONDIALE 2010 SULL’ ALZHEIMER

World: World Alzheimer Report 2010: The Global Economic Impact of Dementia (2010)

Anders Wimo; Martin Prince


Alzheimer’s Disease International
www.alz.co.uk


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E’ stato pubblicata – a cura dell’ADI, Alzheimer’s Disease International - la nuova edizione del Rapporto mondiale sulla malattia di Alzheimer, documento che contiene dati e valutazioni sui costi globali della demenza senile (dei contenuti della precedente edizione si era occupato Panorama Assicurativo - nel numero di Novembre 2009 – con un articolo apparso nella Sezione “News”).

Secondo il rapporto, i costi relativi all’Alzheimer ammontano, per il 2010, a 604 miliardi di dollari (pari a 433 miliardi di euro), cioè l’1% del PIL mondiale. Quanto alla distribuzione di tali oneri, essi risultano concentrati nei paesi dell’Europa Occidentale e nel Nord America.
Si tratta, principalmente, di oneri economici riconducibili alle cure “informali” (erogate dai familiari), ai costi diretti dell’assistenza sociale prestata dalle comunità professionali e a quelli relativi al trattamento terapeutico dei soggetti affetti dalla malattia.

Il rapporto indica che le cure informali e l’assistenza sociale contribuiscono nella stessa percentuale (42%) alla composizione dell’onere globale derivante dalla demenza senile, mentre i costi per il trattamento terapeutico contribuiscono in misura inferiore (16%).
Com’è prevedibile, nei paesi a basso e medio reddito procapite le cure “informali” rappresentano la parte prevalente del costo totale (tra il 58% e il 65%), mentre la quota di oneri derivanti dall’assistenza sociale si rivela trascurabile.

Secondo le stime effettuate sulla crescita prospettica del numero di individui affetti dalla malattia, entro il 2030 il costo mondiale derivante dai problemi di demenza senile crescerà dell’85%.
Il Rapporto fornisce, pertanto, diverse “raccomandazioni”. In particolare, l’ADI invita i Governi a:

- sviluppare piani nazionali per fornire sostegno ai malati e ai loro familiari (prevedendo, se necessario, appositi finanziamenti) e per favorire politiche di prevenzione della malattia;
- sostenere gli investimenti nell’ambito della ricerca e della cura delle malattie croniche, compresa la malattia di Alzheimer;
- istituire una copertura pensionistica su base non contributiva;
- accertare che le persone affette da demenza senile possano accedere a tutte le prestazioni offerte dagli schemi di copertura del rischio di disabilità.