Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Rating, Rischi catastrofali

RATING E STRUTTURA DEL CAPITALE: UNA VERIFICA SULL’ASSICURAZONE DANNI USA DOPO L’URAGANO “KATRINA”

Rating standards for catastrophic risks and the insurers’ capital structure

Anastasia V. Kartasheva, Sojung (Carol) Park


HEC MONTREAL – Centre for Research on e-finance
http://neumann.hec.ca


Visualizza lo studio


A seguito dell’uragano Katrina, le agenzie di rating hanno innalzato il benchmark dei requisiti di capitale necessari alle compagnie di assicurazione per mantenere i diversi livelli di rating creditizio. Lo studio qui presentato analizza gli effetti dei nuovi standard sulle scelte relative alla struttura del capitale e all’allocazione degli investimenti delle imprese di assicurazione danni negli Stati Uniti.

Secondo gli autori, il rating assume notevole importanza sul fronte della domanda di servizi assicurativi, in quanto costituisce lo strumento quasi esclusivo attraverso il quale l’acquirente può valutare la solidità dell’impresa di assicurazione. D’altra parte, l’impresa di assicurazione dotata di rating migliori è in grado di mantenere prezzi del servizio assicurativo più elevati, in quanto valorizza la solidità implicita nel rating.
Il rating si rivela importante, dunque, sia nelle scelte degli assicurati sia nella determinazione della redditività attesa delle imprese di assicurazione.

Il modello proposto nello studio intende determinare se i nuovi criteri di assegnazione del rating, introdotti dopo la catastrofe del 2005, hanno effettivamente agito sul lato della solidità delle compagnie, riducendo la probabilità di insolvenza. I risultati dimostrano che, in realtà, gli effetti delle modifiche introdotte dalle rating agencies si sono rivelati eterogenei.
Alcune imprese risultano aver aumentato il patrimonio e aver migliorato la “credit quality”, altre hanno reputato i nuovi standard troppo onerosi. In quest’ultimo caso, gli assicuratori hanno ridotto l’esposizione al rischio catastrofale vendendo un minor numero di polizze o, alternativamente, hanno scelto di diminuire il patrimonio, accettando così di diventare più “rischiose”.