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LAVORO E OCCUPAZIONE NEL MONDO : I DATI IN UNA PUBBLICAZIONE DELL’ILO

World of Work Report 2010: From one crisis to the next?

ILO - INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION - INTERNATIONAL INSTITUTE FOR LABOUR STUDIES


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L’International Labour Organization (struttura collegata alle Nazioni Unite, che raccoglie dati sul mondo del lavoro e promuove il generale miglioramento delle condizioni lavorative) ha recentemente pubblicato il Report statistico per il 2010, che contiene i principali dati su lavoro e occupazione in 35 paesi.

A tre anni dall’inizio della crisi, la maggior parte dei paesi ha dato segni di recupero sul fronte economico, segni che si riflettono anche sulla dinamica dei tassi di occupazione (soprattutto in Asia e America Latina).

Secondo ILO, tuttavia, alcune nubi si stanno addensando sul futuro dell’occupazione. Fra le economie “avanzate”, ad esempio, è previsto il ritorno a livelli occupazionali “pre-crisi” solo nel 2015 (anziché nel 2013, come precedentemente preventivato).
Nei Paesi in via sviluppo, invece, se è vero che tali livelli verranno già raggiunti quest’anno, si calcola tuttavia che sia necessario sviluppare ancora circa otto milioni di nuovi posti di lavoro per poter far fronte ad una forza lavoro in crescita.
Con il prolungarsi degli effetti recessivi sul mercato del lavoro, tende ad aumentare il numero dei disoccupati “di lungo periodo” (ossia, coloro che non lavorano da più di dodici mesi). Si tratta, secondo ILO, di una delle forme più insidiose di disoccupazione, che coinvolge – nei 35 paesi oggetto di rilevazione – circa il 40% dei disoccupati.
Un aspetto particolare, poi, riguarda il mondo giovanile: i giovani in età lavorativa risultano essere i più colpiti da disoccupazione e precarietà e le mansioni loro offerte risultano spesso di livello inferiore rispetto alle loro effettive capacità e conoscenze.

Il rapporto sottolinea che alti tassi di disoccupazione e crescenti diseguaglianze sociali sono determinanti fondamentali del deterioramento della coesione sociale. Esistono tuttavia, secondo ILO, margini di manovra per migliorare la situazione.
Sono necessarie, in proposito, politiche incentrate sul supporto all’occupazione e sul contrasto ai contesti di “long term-unemployment”, anche attraverso soluzioni e accordi di “work-sharing”. Maggior attenzione e tutela deve essere indirizzata verso le categorie di lavoratori più deboli e vulnerabili (soprattutto giovani).