Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Assicurazione danni, Giustizia civile

INEFFICIENZA DEL SISTEMA GIUDIZIARIO E DOMANDA DI ASSICURAZIONE DANNI: UN’APPLICAZIONE AL CASO ITALIANO

“Judicial system inefficiency and the demand for non-life insurance”

Giovanni Millo


Assicurazioni Generali Research Department
http://www.generali.com/


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Il paper allegato ha ad oggetto una questione nota: se l’inefficienza del sistema giudiziario nel garantire l’esercizio dei diritti di proprietà sia un fattore che ostacola lo sviluppo economico in generale e quello dei mercati finanziari in particolare.

Dei tre principali indicatori di inefficienza di un sistema giudiziario – pronunce non giuste, procedure costose e lunghezza dei processi – l’autore si concentra sull’ultimo, cercando di analizzare le sue implicazioni sulla domanda di coperture assicurative danni.

L’area geografica presa in esame è l’Italia ove, notoriamente, la durata dei procedimenti civili è maggiore (anche se variabile secondo le diverse zone geografiche) rispetto ad altri paesi. L’autore si propone di verificare se il prolungarsi dei processi costituisca – a causa della riduzione del valore attuale del diritto al risarcimento che l’assicurato deve sopportare in caso di contenzioso – un ostacolo rilevante per lo sviluppo del mercato delle polizze danni.

Questa ipotesi viene testata utilizzando due basi di dati: una serie a livello provinciale, che fa riferimento al periodo 1998-2002; un’indagine sui nuclei familiari per gli anni 1989, 1991 e 1993.

Lo studio conferma che l’inefficienza del sistema giudiziario comporta significativi effetti negativi sulla domanda di assicurazioni danni.

Trova così conferma la tesi secondo cui la possibilità di dover affrontare – per ottenere il risarcimento dovuto – un processo dalla durata verosimilmente lunga e dall’esito incerto costituisce, a tutti gli effetti, un deterrente per l’acquisto di contratti d’assicurazione.

Questo avviene in un paese sviluppato, l’Italia, in cui i diritti di proprietà sono sostanzialmente garantiti, le sentenze dei processi civile vengono considerate eque e imparziali, ma dove la durata dei processi ha raggiunto livelli insostenibili.

Come segnalato nel Paper, la World Bank (si veda: “Doing Business report” del 2008) colloca l’Italia al 169° posto tra i 181 paesi per cui è stato calcolato l’ “enforcing contracts index” (un dato rilevante dal momento che l’indice riflette, sinteticamente, quanto il quadro normativo è favorevole alle business operations).