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AFME: NUOVE PROPOSTE PER GARANTIRE LA STABILITÀ FINANZIARIA DEL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO

AFME publishes new proposals to secure financial stability

AFME - Association for Financial Markets in Europe


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L’Association for Financial Markets in Europe (AFME) ha pubblicato, il 22 settembre, un report dal titolo “Prevention and Cure: Securing Financial Stability after the Crisis”.
Gli autori analizzano l’evoluzione della regolamentazione finanziaria in risposta alla crisi del 2008 e formulano proposte per ridurre il rischio sistemico ed evitare che, in futuro, i costi di “salvataggio” di istituzioni finanziarie in difficoltà possano ricadere sui contribuenti.

Per affrontare al meglio il rischio sistemico, in particolare, viene prospettata una combinazione tra una regolamentazione prudenziale efficace e un sistema di supervisione rafforzato. Si tratta di creare un robusto meccanismo per evitare i fallimenti e di definire elevati standard di risk management e corporate governance per le imprese.

Risulta controproducente, invece, il tentativo di qualificare le istituzioni finanziarie di grande dimensione come “sistemicamente rilevanti” e di assoggettarle a maggiori requisiti patrimoniali, così come limitare la dimensione, il campo di attività o le funzioni delle banche.

Secondo lo studio - elaborato grazie agli “input” di 250 esperti di settore - la responsabilità della gestione del rischio, nelle istituzioni finanziarie, va posta inequivocabilmente tra i membri del Board. Tra le misure suggerite: la creazione di un Comitato per la gestione del rischio (a livello di CdA) e la designazione di un “Chief Risk Officer” (che possa effettuare valutazioni del rischio in maniera indipendente dal management dell’impresa).

Il report prosegue l’analisi degli effetti conseguenti al default di una banca (già intrapresa in un paper precedente, dal titolo “The Systemic Safety net: Pulling failing firms back from the edge”, pubblicato nel mese di agosto) e propone possibili soluzioni di ricapitalizzazione che non costituirebbero un onere per i contribuenti.