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Credit Default Swaps, Vendite allo scoperto

COMMISSIONE EUROPEA: PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER LA TRASPARENZA DELLE VENDITE ALLO SCOPERTO E DEI CREDIT DEFAULT SWAPS

Un nuovo quadro normativo per migliorare la trasparenza e garantire il coordinamento in materia di vendite allo scoperto e Credit Default Swaps – Proposta della Commissione “Proposal for a REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on Short Selling and certain aspects of Credit Default Swaps” (Commissione europea”, COM(2010)482 )

Commissione Europea


Visualizza il testo della proposta - COM(2010)482

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La Commissione europea ha presentato, il 15 settembre scorso, una proposta di regolamento sulle vendite allo scoperto e alcuni tipi di credit default swaps (CDS).

La proposta contribuisce a migliorare la trasparenza di questo tipo di operazioni:

- introducendo la norma secondo cui tutti gli ordini su titoli azionari impartiti nelle sedi di negoziazione vengano registrati come scoperti (cosiddetto “flagging”) se comportano una vendita allo scoperto. In tal modo, le autorità di vigilanza sono in grado di sapere quali sono le operazioni effettuate allo scoperto;

- prevedendo che tutti gli investitori debbano comunicare alle autorità competenti e al mercato le proprie posizioni corte nette in titoli azionari nel caso in cui venga, rispettivamente, superata la soglia dello 0.2% e dello 0,5% del capitale azionario emesso;

- facendo in modo che le autorità ricevano informazioni sulle posizioni corte assunte dagli operatori su titoli del debito sovrano, tra cui quelle assunte tramite credit default swaps. In questo modo, si possono identificare più facilmente i rischi alla stabilità dei mercati dei titoli pubblici.

Oltre alle misure sulla trasparenza, ne sono previste altre per migliorare il coordinamento della vigilanza a livello europeo.
Ferma restando la possibilità per le autorità nazionali, in casi eccezionali, di sospendere o vietare temporaneamente le vendite allo scoperto di qualsiasi strumento finanziario, la nuova Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA, destinata a diventare operativa nel gennaio 2011) dovrebbe svolgere uno specifico ruolo di coordinamento. ESMA potrà inviare pareri alle autorità competenti e, in situazioni particolari, adottare essa stessa misure temporanee.

La proposta passa ora al Parlamento europeo e al Consiglio. Se adottato, il regolamento entrerà in vigore il 1° luglio 2012.