Panorama Assicurativo Ania

🇩🇪 Previdenza

LA PREVIDENZA DELLE DONNE IN GERMANIA. IN CAMMINO VERSO LE PARI OPPORTUNITA’?

Frauen und ihre Altersvorsorge – Fortschritte der ökonomischen Emanzipation

Eva Kreienkamp, Gerda Frisch, Julia Gabrysch


DIA – Deutsches Institut für Altersvorsorge
www.dia-vorsorge.de


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La situazione di svantaggio dell’universo femminile sul fronte reddituale e previdenziale si delinea ancora con contorni ampi, così come resta urgente la necessità di misure destinate a colmare tale gap in tempi brevi. Sono alcune delle indicazioni fornite da un recente studio pubblicato dal Deutsches Institut für Altersvorsorge (DIA), istituto che in Germania opera nel settore dell’analisi e dell’informazione in materia previdenziale.

Emerge dalla ricerca che il ruolo delle donne nell’economia e nell’impresa ha assunto connotati particolarmente dinamici, il che sta contribuendo a diminuire le differenze, di natura economica, che ancora penalizzano l’universo femminile.
I dati pubblicati dallo studio pongono in evidenza il perdurare dello svantaggio femminile: in termini di retribuzione, in Europa le donne percepiscono il 17,4% in meno rispetto agli uomini, percentuale che in Germania raggiunge il 23% circa.
La situazione non è diversa in campo previdenziale, anche se la disparità di trattamento tra i sessi si unisce alle differenze di natura geografica tra Länder: nelle regioni appartenenti all’ex Germania Est, il divario tra le rendite pensionistiche raggiunge un -16% a sfavore delle donne rispetto agli uomini; nei Länder dell’ex Germania Ovest, invece, tale percentuale negativa raggiunge il 35%. Se consideriamo l’intera durata del trattamento previdenziale, ciò si traduce in circa 77.000 euro in meno per ogni singola percettrice di pensione nelle regioni della Germania occidentale, contro ‘solamente’ 6.064 euro in meno per le donne residenti nelle regioni orientali.

Un altro aspetto importante riguarda la sempre maggior indipendenza e responsabilità delle donne in materia previdenziale: l’80% del campione considerato dallo studio DIA (1.035 donne tra i 18 e 70 anni) è responsabile del proprio “benessere previdenziale”, versa i contributi obbligatori (i due terzi del campione) ma si rivolge anche all’offerta proveniente dalla previdenza privata e integrativa (la metà delle intervistate). Gli strumenti di risparmio/previdenziali utilizzati comprendono fondi e azioni (14% circa), depositi bancari e prodotti assicurativi (43%); la principale finalità attribuita dalle donne all’accantonamento di tali risorse è quella di assicurarsi l’indipendenza economica e il mantenimento degli standard di vita durante il periodo di pensionamento.

Lo studio è disponibile a pagamento.