USA: LA GESTIONE DEL BILANCIO FAMILIARE RICHIEDE CAPACITA’ SEMPRE PIU’ COMPLESSE
What is the Age of Reason?
Sumit Agarwal, John C. Driscoll, Xavier Gabaix, David Laibson
Center for Retirement Research – Boston College
http://crr.bc.edu
Il breve studio del “Center for Retirement Research” (CRR) della Boston University è dedicato ai modelli di consumo e di risparmio delle famiglie più anziane (con capofamiglia “over-65”) negli Stati Uniti.
La maggioranza delle famiglie americane risulta avere accumulato, al momento del pensionamento, una discreta ricchezza. Nel 2007, le unità con capofamiglia di età compresa tra 65 e 74 anni risultavano possedere un livello mediano di ricchezza pari a 239.440 dollari.
A questa ricchezza, tuttavia, corrispondono numerosi impegni finanziari, tra cui mutuo per l’acquisto della casa, indebitamento su carte di credito e altri prestiti. Oltre due terzi delle famiglie, infatti, risulta essere indebitato attraverso almeno uno di questi strumenti finanziari.
E’ quindi importante, continua lo studio, valutare se le famiglie più anziane dispongono di conoscenze finanziarie e abilità sufficienti a gestire la crescente complessità dei bilanci familiari.
Secondo la maggioranza delle ricerche empiriche, al crescere dell’età diminuiscono le capacità cognitive in campo finanziario e, di conseguenza, la probabilità di effettuare le scelte più razionali.
Lo studio analizza alcune possibili policy che potrebbero migliorare la razionalità delle scelte finanziarie di questa fascia di popolazione. Si tratta, ad esempio, di interventi per aumentare la trasparenza dei prodotti finanziari, di iniziative di “educazione finanziaria” (come la realizzazione di una sorta di “patente”) o di interventi di carattere regolamentare sulla distribuzione dei prodotti di investimento.
Tali interventi, conclude lo studio, non sembrano però risolvere realmente il problema. Sono necessari ulteriori studi, anche nel campo dell’economia comportamentale, per determinare quale può essere la strada migliore da seguire.