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FINANCIAL STABILITY BOARD E COMITATO DI BASILEA: L’IMPATTO MACROECONOMICO DI REQUISITI PATRIMONIALI PIU’ ELEVATI PER LE BANCHE

Assessment of the macroeconomic impact of stronger capital an liquidity requirements

BIS – Bank for International Settlements


Interim Report: Assessing the macroeconomic impact of the transition to stronger capital and liquidity requirements

Report: An assessment of the long-term economic impact of stronger capital and liquidity requirements

Press release Aug. 18, 2010


Nell’ambito dell’ampio progetto di revisione dei requisiti patrimoniali e di liquidità della banche (processo noto come “Basilea 3”), il Financial Stability Board (FSB) e il Comitato di Basilea hanno pubblicato, il 18 agosto scorso, due Report da considerare come “input” per la calibrazione definitiva dei nuovi standard.

Si tratta, rispettivamente, di:
- “An assessment of the long-term economic impact of stronger capital and liquidity requirements”, preparato dal Comitato di Basilea, e
- “Assessing the macroeconomic impact of the transition to stronger capital and liquidity requirements”, redatto dal gruppo congiunto di valutazione macroeconomica istituito da FSB e Comitato di Basilea.

I due Report forniscono una valutazione dell’impatto economico netto derivante dall’introduzione di più stringenti requisiti patrimoniali e di liquidità, nonché un’analisi delle implicazioni macroeconomiche durante la fase di transizione verso l’entrata in vigore del nuovo regime.

Nel primo documento, gli autori sottolineano che i benefici derivanti da un inasprimento dei requisiti (riduzione delle probabilità del verificarsi di crisi finanziarie e delle perdite di output associate a tali crisi) eccedono gli aspetti negativi.
Nel secondo, gli autori evidenziano che i costi legati alla transizione verso il nuovo regime sono destinati ad avere un impatto limitato sull’output aggregato: secondo le stime, la minor crescita del PIL conseguente all’innalzamento dei requisiti sarebbe pari allo 0,04% annuo per un periodo di quattro anni e mezzo.

A commento della pubblicazione dei Report, Mario Draghi - Presidente del Financial Stability Board - ha sottolineato che, a fronte di costi nel complesso giustificati, il nuovo regime comporterà sostanziali benefici in termini di stabilità finanziaria ed economica.