Panorama Assicurativo Ania

Conglomerati finanziari

EMENDAMENTI ALLA DIRETTIVA “CONGLOMERATI FINANZIARI”: LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE

Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council, amending Directives 98/78/EC, 2002/87/EC And 2006/48/EC as regards the supplementary supervision of financial entities in a financial conglomerate

Commissione Europea


Impact Assessment Working Document, Summary - SEC (2010)981

Impact Assessment Working Document - SEC (2010)979, 16.08.2010

Testo della proposta - COM (2010)433, 16.08.2010

Press release Midday Express, Aug. 16th, 2010


Il 16 agosto scorso la Commissione europea ha presentato una serie di proposte di emendamento della normativa europea in materia di vigilanza sui conglomerati finanziari.

La proposta è destinata a modificare le Direttive:
- 98/78/EC sui gruppi assicurativi;
- 2002/87/EC sui conglomerati finanziari;
- 2006/48/EC sui requisiti patrimoniali per le banche.

I punti principali interessati dalla proposta della Commissione sono i seguenti:

- definizione di “Mixed Financial Holding Company”: si propone di inserire la definizione nelle discipline settoriali di banche e assicurazioni;

- società di asset management: si propone di considerare anche queste società nella valutazione della rilevanza delle attività “cross-sectoral”;

- partecipazioni di minoranza: si prevede la possibilità - per le autorità competenti - di non tener conto di una partecipazione di minoranza nel settore finanziario di minori dimensioni, se essa costituisce l’unico elemento in grado di condurre all’individuazione di un conglomerato finanziario;

- “sottogruppi”: la Commissione intende introdurre la possibilità che anche i cosiddetti “sottogruppi”, parti di un gruppo più ampio, possano essere identificati come conglomerati finanziari;

- imprese di riassicurazione: si propone di introdurre, nella Direttiva sui conglomerati finanziari, un riferimento esplicito alle imprese di riassicurazione (disciplinate dalla Direttiva 2005/68/EC).

La proposta della Commissione sarà ora oggetto di discussione a livello di Parlamento europeo e di Consiglio dei Ministri nell’ambito della procedura di co-decisione.