FRANCIA: MODIFICHE ALLA FISCALITA’ ASSICURATIVA PER FINANZIARE LA SICUREZZA SOCIALE?
Pour les assureurs, le raboteur «a eu la main lourde»
Intervista a Bernard Spitz, Presidente FFSA, settembre 2010
FFSA – Fédération Française des Sociétés d’Assurances
http://www.ffsa.fr/ffsa/jcms/fp_7230/portail-accueil
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Alla fine di agosto il Governo francese ha annunciato l’intenzione di introdurre alcune modifiche alla fiscalità dei contratti assicurativi, al fine di garantire risorse finanziarie aggiuntive alla CADES (la Cassa d’Ammortamento del Debito Sociale).
La CADES è stata istituita al fine di procedere al rimborso progressivo del debito accumulato, negli anni, dal sistema di sicurezza sociale in Francia. L’equilibrio finanziario della Cassa, tuttavia, è stato alterato dall’impatto che la recente crisi economica ha avuto sul welfare francese, per cui il Governo si è visto costretto a prevedere un allungamento del piano di rientro del deficit (ora esteso sino al 2025) e ad assegnare alla Cassa risorse aggiuntive per 3,2 miliardi di euro annui.
Anziché aumentare i contributi sociali, l’orientamento del Governo francese è di reperire risorse attraverso una modifica alla fiscalità dei contratti assicurativi. In particolare:
- con riguardo all’assicurazione vita, il piano è quello di rendere omogeneo il trattamento fiscale dei prodotti “multisupports” con quello degli altri prodotti vita, procedendo alla riscossione annuale – anziché solo alla scadenza del contratto – dei relativi contributi di sicurezza sociale. Si tratterebbe, sostanzialmente, di un anticipo del prelievo, in grado comunque di garantire un flusso pari a 2 miliardi di euro;
- con riguardo all’assicurazione danni, si prevede di applicare un’imposta speciale sulle convenzioni relative a contratti malattia le cui tariffe non sono basate sullo stato di salute degli assicurati;
- infine, si intende assoggettare a tassazione la cosiddetta “riserva di capitalizzazione”.
A fronte dell’annuncio del Governo ha preso posizione FFSA, la Federazione degli assicuratori francesi, che ha sottolineato come le misure ventilate vadano a colpire il risparmio della famiglie, largamente impiegato in forme di assicurazione vita, e possano minacciare la competitività dell’industria assicurativa, già impegnata nei preparativi del futuro regime “Solvency II”.