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🇫🇷 Pensioni

FRANCIA: PRESENTATO IL PROGETTO “WOERTH” DI RIFORMA DELLE PENSIONI

Retraite: le projet du gouvernement

François Limoge


L’Argus de l’Assurance
http://www.argusdelassurance.com


Discorso di presentazione della "Riforma Woerth"

Documento di sintesi della riforma

PRESS RELEASE - presentazione del progetto

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Nel corso del mese di giugno, Eric Woerth (Ministro del lavoro, della solidarietà e della funzione pubblica) ha presentato il progetto del governo francese sulla riforma delle pensioni. Il progetto è destinato a garantire, nel medio-lungo periodo, la stabilità e la sostenibilità del sistema pensionistico obbligatorio.
La riforma è fondata su alcuni obiettivi “chiave”:

- aumentare gradualmente l’età pensionabile (a 62 anni a partire dal 2018), ripartendo equamente l’onere del maggior impegno professionale tra tutti i lavoratori;
- mantenere più a lungo i “seniors” in condizioni di vita attiva (“carrière longue”);
- rafforzare il sistema attraverso un maggior gettito fiscale (imposta sui redditi elevati, sui redditi da capitale, sulle imprese e una più efficace armonizzazione fra pubblico-privato);
- migliorare il meccanismo di solidarietà;
- rafforzare l’informazione e la comprensione del nuovo sistema da parte dei francesi;
- raggiungere l’equilibrio del sistema entro il 2018.

In particolare, la riforma prevede che il totale degli anni di contribuzione utile al pensionamento passi a 41,5 nel 2020. Il limite dell’età pensionabile a 60 anni viene mantenuto per coloro che hanno iniziato a versare contributi all’età di 18 anni e per coloro che risultano colpiti da disabilità pari o superiore al 20%.
La riforma incentiva l'occupazione degli anziani: le imprese riceveranno aiuti finalizzati all’assunzione di persone disoccupate da più di un anno, purchè esse abbiano superato i 55 anni di età.
Inoltre, il piano di riforma porterà a maggiore congruenza tra il settore pubblico e quello privato: ad esempio, la possibilità concessa al personale del settore pubblico (con almeno 3 figli) di poter accedere alla pensione con soli 15 anni di contribuzione – opportunità che non trova riscontro nel settore privato – decadrà a partire dal 2012.
Per quanto attiene, infine, alla tassazione dei redditi da capitale, la riforma prevede 3,7 miliardi di euro di nuove entrate per il 2011 (4,4 miliardi di euro nel 2018).