USA: L’ASSICURAZIONE DEI RISCHI TERRORISTICI DOPO IL TRIA
Under Attack: Terrorism Risk Insurance Regulation
Alexia Brunet Marks
Social Science Research Network
http://ssrn.com
Il fallito attentato a Times Square ha riportato al centro dell’attenzione la questione degli attacchi terroristici su suolo statunitense.
All’indomani dell’11 settembre, la problematica terroristica è stata trattata sotto molteplici punti di vista, incluso quello assicurativo. Decisiva, sotto questo profilo, è stata l’emanazione del Terrorism Risk Insurance Act (TRIA), il piano federale che prevede il concorso pubblico a supporto dell’industria assicurativa statunitense per l’indennizzo dei danni da terrorismo.
Dalla sua emanazione, avvenuta nel 2002, il TRIA è stato rinnovato due volte, con progressivi alleggerimenti della posizione dello Stato; attualmente la sua scadenza è prevista per il 2014.
Lo studio propone un progetto alternativo di assicurazione dei rischi terroristici, da realizzare alla scadenza dell’attuale piano, con l’obiettivo di limitare alcune inefficienze oggi riscontrabili.
L’autore sostiene la necessità di mantenere una soluzione "mista" (pubblica-privata) per la gestione del rischio terrorismo, ma propone alcuni correttivi finalizzati essenzialmente a prevenire incentivi al moral hazard.
L’intervento dello Stato come riassicuratore di ultima istanza, infatti, può incentivare comportamenti poco orientati alla prevenzione del rischio e alla gestione ottimale dello stesso. Per questo motivo, l’autore ritiene che la legislazione federale dovrebbe prevedere, accanto agli aiuti di Stato, anche misure per favorire la concorrenza nel mercato dell’assicurazione dei rischi terroristici. Ciò implica che le compagnie non dovrebbero essere poste nelle condizioni di attuare politiche troppo restrittive (oppure troppo lassiste) in fase di assunzione e tariffazione del rischio, solo per il fatto di poter contare sull’intervento dello Stato in caso di necessità.