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FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: NUOVO GLOBAL FINANCIAL STABILITY REPORT

Global Financial Stability Report; Meeting New Challenges to Stability and Building a Safer System

INTERNATIONAL MONETARY FUND


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Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato, nel mese di aprile, il Global Financial Stability Report.

A fronte del miglioramento dell’economia reale, aumentano invece le preoccupazioni sulla sostenibilità dei conti pubblici di numerosi paesi. Se la spesa pubblica è stata correttamente dilatata per limitare le conseguenze sistemiche della crisi a livello globale, si rivela tuttavia indispensabile una strategia di rientro nel medio termine. Il rischio è che le incertezze dal lato della finanza pubblica e la vulnerabilità del sistema finanziario, ancora presente, possano limitare le prospettive future di crescita delle economie.

Per quanto riguarda le riforme di carattere strutturale, il rapporto FMI affronta due tematiche principali: il rischio sistemico e la regolamentazione dei mercati dei derivati Over-the-Counter (OTC).

La crisi finanziaria ha innescato un ripensamento della regolamentazione e del controllo dei sistemi finanziari globali, caratterizzati dall’interconnessione e dalla presenza di rischi di carattere sistemico. Numerose riforme regolamentari, di conseguenza, sono state avviate in tutto il mondo, anche se sono ancora lontane dall'avere una reale implementazione.

Una delle proposte avanzate è quella di istituire un’autorità di vigilanza internazionale, che controlli i mercati finanziari UE, britannico e USA, vigilando sui rischi di carattere sistemico. Secondo il Fondo Monetario, però, questa proposta non costituisce una corretta soluzione del problema. Secondo il FMI, una possibile alternativ sarebbe quella di prevedere dei surplus di capitalizzazione per quelle istituzioni finanziarie che originano rischi sistemici o, in alternativa, di limitare le dimensioni di istituzioni operanti in alcuni settori finanziari.

Per quanto riguarda il tema dei derivati, un mercato OTC correttamente regolato e con controparti centrali avrebbe il vantaggio di ridurre il rischio di controparte e minimizzare il rischio sistemico connesso al fallimento a catena delle controparti stesse. Tuttavia, i costi di negoziazione di derivati in mercati con controparti centralizzate potrebbero essere elevati e, di conseguenza, la transizione dovrà essere graduale.

Sarà inoltre necessario estendere il coordinamento tra i sistemi di regolamentazione e controllo a livello internazionale, per evitare l’arbitraggio regolamentare e ridurre il rischio sistemico. Tutte le transazioni su questi mercati, inoltre, dovrebbero essere registrate e conservate, rendendo disponibili alle autorità di controllo i dati fondamentali relativi alle singole transazioni.