LA DOMANDA DI ASSICURAZIONE TRA TEORIA DELL’UTILITA’ ATTESA E FINANZA COMPORTAMENTALE
Regulating Consumer Demand in Insurance Markets
Daniel Schwarcz - University of Minnesota Law School
Social Science Research Network
www.ssrn.com
Tradizionalmente, la domanda assicurativa trova le proprie determinanti economiche nella “teoria dell’utilità attesa” (Expected Utility Theory, EUT), in forza della quale chi compra assicurazione è mosso da una forte avversione al rischio che lo spinge a impiegare, nel presente, una certa somma per l’acquisto di polizze assicurative al fine di evitare di sostenere eventuali perdite in futuro.
Nel tempo, questa impostazione si è rivelata non esaustiva. E’ stato posto in evidenza, ad esempio, che i comportamenti dell’assicurato in grado di influenzare la domanda assicurativa sono troppo complessi e variegati per essere spiegati attraverso la sola teoria dell’utilità attesa; essi, inoltre, sono spesso frutto di asimmetrie informative o dipendenti da fattori tipici della finanza comportamentale (stati d’ansia, timore di trovarsi impreparati a fronte dell’improvviso avverarsi di situazioni di rischio e altro ancora).
L’autore sottolinea come questa seconda lettura delle dinamiche della domanda assicurativa sia da ritenere più completa e aderente alla realtà, proprio per la sua capacità di riconoscere la rilevanza dei “fattori emotivi” nei processi decisionali dell’assicurato (il quale, di conseguenza, può anche essere indotto ad avallare decisioni errate o non ottimali).
Alla luce di quanto precede risulta auspicabile, secondo l’autore, un intervento regolamentare che introduca misure atte a sostenere l’assicurato nella ricerca della soluzione assicurativa più adatta ai propri fini: ciò potrebbe contribuire a migliorare la qualità della domanda assicurativa, senza restringere lo spettro delle scelte individuali.