Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Analisi dei mercati

RAPPORTO ERNST & YOUNG SULL’ASSICURAZIONE EUROPEA NEL 2009

European Insurance Outlook 2010


Ernst & Young
http://www.eoy-award.com/


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Ernst & Young ha pubblicato il report “European Insurance Outlook”, panoramica sul mercato assicurativo europeo (Europa dell’est e Russia compresi) nel 2009 con alcune previsioni per il 2010.

Le assicurazioni europee hanno reagito meglio del settore bancario alla crisi finanziaria e alla conseguente recessione economica. Tuttavia, la raccolta premi, dopo essere diminuita del 6% nel 2008 (a circa 1.060 miliardi di euro), non ha presentato sensibili segnali di miglioramento nel 2009. Il portafoglio investimenti delle imprese assicuratrici europee è passato da 7.200 miliardi di euro nel 2007 a 6.900 miliardi nel 2008. La flessione ha interessato anche il 2009, pur manifestando qualche segno di ripresa verso la fine dell’anno.
Nel comparto vita, le compagnie e la clientela assicurativa sono stati particolarmente colpiti dalle scarse performance dei prodotti “market-linked”.
Nelle assicurazioni danni, invece, le principali difficoltà sono costituite dall’erosione della capitalizzazione delle imprese e dai tassi d’interesse poco elevati. Una difficoltà aggiuntiva è potenzialmente rappresentata dalle nuove regole di contabilità e dal nuovo contesto regolamentare (Solvency II) che, secondo molti commentatori, implicherà un aumento dei requisiti patrimoniali.
L’Europa, secondo Ernst & Young, è caratterizzata da un’elevata eterogeneità dei mercati assicurativi (mercati “maturi” nell’Europa continentale, la “robusta” realtà economica del mercato londinese, mercati in via di sviluppo nell’Europa dell’Est e in Russia). Questa eterogeneità costituisce una sfida importante per le imprese di assicurazione che intendono operare in ambito europeo a livello globale.

Secondo Ernst & Young, per affrontare il 2010 con successo è necessario:
- ricostituire la capitalizzazione e tornare a focalizzare sul “core-business” l’attività delle imprese assicuratrici;
- sviluppare un approccio olistico al risk management;
- prepararsi all’entrata in vigore di “Solvency II”;
- gestire le istanze provenienti dagli stakeholders;
- gestire la complessità crescente del contesto regolamentare;
- riformulare le priorità di un’attività d’investimento in espansione;
- capitalizzare le opportunità rappresentate dallo sviluppo della previdenza integrativa e dell’assistenza sanitaria.