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REGNO UNITO: PUBBLICATO IL RAPPORTO AVIVA SU REDDITI E CONSUMI DEGLI “OVER 55”

The Aviva Real Retirement Report February 2010


AVIVA
http://www.aviva.com


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Quasi 18 milioni di cittadini britannici (il 29% del totale) avrà più di 55 anni nel 2011 ma, diversamente dal passato, non si può più parlare indistintamente di “classe anziana”.
Per questo motivo Aviva, una delle principali imprese assicuratrici del Regno Unito, ha lanciato una nuova pubblicazione trimestrale volta ad esaminare le caratteristiche socio-economiche della popolazione anziana distinta per fasce di età.
Le tre classi in cui è suddiviso il campione sono le seguenti:
- da 55 a 64 anni di età (vicini alla pensione): sono coloro che, pur vicini al pensionamento, risultano finanziariamente impreparati e destinati a subire uno shock al momento dell’abbandono della vita lavorativa;
- da 65 a 74 anni (pensionati), ossia coloro che hanno superato l’età di pensionamento e, nonostante in qualche caso lavorino ancora, sono in genere alla ricerca di relax dopo una lunga vita lavorativa;
- oltre 75 anni (pensionati di lungo corso), ossia coloro che sono in pensione da almeno 10 anni.

Nel report viene svolta un’analisi dettagliata dei consumi e delle fonti di reddito delle tre classi di cittadini “anziani” individuate.
Tra le voci di spesa risulta al primo posto l’acquisto di generi alimentari (la percentuale varia tra il 23% e il 25% a seconda delle classi di età considerate); seguono le spese inerenti alla casa (19%), i servizi (tra il 15% e il 18%), le attività di socializzazione (12%-13%), la restituzione di debiti in precedenza contratti (11%-12%).
In riferimento alle spese per l’abitazione, il rapporto sottolinea come il numero dei proprietari di casa sia molto alto tra le classi di età considerate, con quote comprese tra il 76% e l’82%.

Quanto alle entrate, il reddito delle classi considerate è compreso tra le 1.430 sterline (fascia 55-64enni) e le 1.130 sterline (degli “over-75”): ciò equivale, in media, ad un importo mensile pari a 1.284 sterline, inferiore di circa il 30% rispetto al reddito medio nazionale (1.620 sterline).
Secondo alcuni dati di fonte governativa, il 59% dei redditi della popolazione in quiescenza provengono da pensioni e fondi pensione occupazionali (24%), per il 18% da attività lavorativa e per l’11% da risparmi/investimenti.

Il rapporto si conclude con un’analisi reddituale a livello regionale e indica come i soggetti con il reddito mensile più alto vivano a Londra (1.681 sterline), in Scozia (1.531 sterline) e nel Sud-Ovest del Regno Unito (1.520 sterline). Queste zone sono anche quelle caratterizzate dalle quote di risparmio più elevate.
Per contro, i livelli di reddito più bassi sono concentrati nell’Irlanda del Nord (1.093 sterline), nel Galles (1.189 sterline) e nello Yorkshire (1.280 sterline).