DAL CESR NUOVE REGOLE SUL “SHORT SELLING”
CESR recommends the European Institutions introduce a pan-European short selling disclosure regime
Il CESR, il Comitato europeo che raccoglie le authority nazionali di vigilanza sui mercati finanziari, ha pubblicato alcune raccomandazioni in materia di trasparenza delle operazioni di “short selling”, ossia le operazioni di “vendita allo scoperto”.
Il CESR riconosce che le operazioni di “short selling” sono utili per il funzionamento dei mercati finanziari, in quanto migliorano l’efficienza del processo di formazione del prezzo, aumentano la liquidità dei mercati e possono costituire un utile strumento di copertura contro i rischi finanziari. Tuttavia, tali operazioni possono anche essere utilizzate in maniera scorretta e, in effetti, nel corso della recente crisi, le operazioni di “short selling” sono state causa di instabilità finanziaria.
Il CESR raccomanda pertanto di elevare i livelli di trasparenza, come pure di aumentare la convergenza della normativa europea in riferimento a tali operazioni finanziarie (attraverso un regime di "disclosure" pan-europeo a due livelli).
In riferimento a quanto precede, al superamento della soglia meno elevata (0,2% sul capitale sociale), è previsto che vengano comunicate agli organismi di vigilanza competenti le operazioni nette “in vendita” su una società quotata europea.
Successivi “step” (0,1% ciascuno) farebbero poi scattare ulteriori obblighi di disclosure. Se, infine, l’esposizione raggiungesse il livello più elevato (0,5% del capitale sociale, o step successivi), gli obblighi di comunicazione sarebbero dovuti non solo all’Authority di vigilanza, ma anche all’intero mercato.