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ISTAT: IL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE NELLE REGIONI ITALIANE DAL 1995 AL 2007

Il reddito disponibile delle Famiglie nelle regioni italiane - Anni 1995-2007


ISTAT
http://www.istat.it


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Lo scorso mese di febbraio, ISTAT ha diffuso le serie storiche degli aggregati che concorrono a formare il reddito disponibile delle famiglie nelle regioni italiane (1995-2007). Le serie sono state elaborate dall’ISTAT secondo il Sistema Europeo dei Conti nazionali e regionali (SEC95) e sono coerenti con le serie nazionali dei conti per settore istituzionale.
I Conti regionali delle famiglie illustrano il comportamento economico del settore nei momenti essenziali del processo economico (dalla produzione fino alla formazione del reddito disponibile) e costituiscono uno strumento di grande utilità sia per l’analisi economica sia nelle decisioni di politica economica a livello regionale.

Dal documento ISTAT risulta che il periodo 1995-2007 è stato caratterizzato da un generale processo di concentrazione del reddito disponibile, testimoniato dal fatto che la dispersione – in confronto alla media nazionale – è minore nel 2007 rispetto al 1995.

In particolare:
- nelle regioni meridionali, il reddito disponibile per abitante si è mantenuto al di sotto della media nazionale (pur tendendo a convergere verso di essa);
- le regioni del centro sono caratterizzate da un reddito disponibile per abitante superiore alla media nazionale, ma – ad eccezione del Lazio – il livello di tale reddito tende ad avvicinarsi alla media nazionale;
- le regioni del nord hanno mantenuto un reddito disponibile più elevato, ma anche in questo caso si è attenuata la distanza rispetto alla media nazionale.

Nel documento sono disponibili alcune tabelle di sintesi che contengono il dettaglio regionale delle principali voci economiche alla base del reddito disponibile (2005-2007). Nel triennio considerato, il reddito disponibile delle famiglie italiane si è concentrato per circa il 53% nelle regioni del Nord, per circa il 26% nel Mezzogiorno e per il restante 21% nel Centro.

Tale suddivisione è rimasta sostanzialmente invariata nel corso del periodo considerato.
Il Nord-ovest, il Centro e il Mezzogiorno hanno evidenziato una crescita media annua molto simile e all’incirca pari a quella nazionale (3,2%). Al contrario, nel Nord-est la crescita totale è stata superiore alla media nazionale (+3,4%).