Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Pari opportunità

REGNO UNITO: SÌ ALLA DIFFERENZIAZIONE PER ETÀ IN ASSICURAZIONE

Equality Bill: Making it work Ending age discrimination in services and public functions. Policy Statement

Government Equalities Office


Visualizza il rapporto

Visualizza il comunicato stampa ministeriale

Visualizza il comunicato stampa ABI


In Gran Bretagna, il Ministero per le Pari Opportunità (Government Equalities Office) ha espresso il proprio accordo in merito ai contenuti dell’ “Equality bill”, testo di legge finalizzato a vietare qualsiasi discriminazione legata all’età, laddove essa risulti lesiva del principio di eguaglianza e di pari opportunità tra i cittadini.
Il divieto entrerà in vigore nel 2012 e troverà applicazione nell’ambito dei servizi e della funzione pubblica (compreso il settore dei servizi sanitari, sociali e finanziari). Alcuni esempi “pratici”:
- le imprese che forniscono servizi finanziari potranno continuare a utilizzare l’età quale fattore discriminatorio, ma solo in funzione della relazione rischio-costo;
- le disposizioni del testo di legge mirano ad assicurare, agli acquirenti di polizze per la copertura dei rischi auto e viaggi (“motor/travel insurance”), che qualsiasi riferimento all’età anagrafica venga utilizzato in modo corretto e appropriato; in tal senso, eventuali controlli da parte dell’utenza devono essere resi possibili attraverso la pubblicazione dei relativi dati di settore, liberamente consultabili. Possibili difficoltà di accesso a tali prodotti assicurativi – in particolare da parte dei “seniors” – devono essere superate attraverso la creazione di un sistema di “signposting”, in grado di indicare le migliori soluzioni disponibili per coprire la domanda assicurativa proveniente da questi particolari segmenti di clientela;
- i providers di servizi di pubblica utilità possono utilizzare l’età quale fattore discriminante per la concessione di eventuali benefits (ad esempio, pass gratuiti per gli utenti “over-60” dei servizi di trasporto pubblico).

L’Associazione delle compagnie assicuratrici britanniche (ABI) ha accolto con favore l’impostazione della proposta che emerge dal rapporto ministeriale.