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🇬🇧 Risparmio

ABI: LA PRUDENZA RESTA ALLA BASE DELLE SCELTE DEI RISPARMIATORI BRITANNICI

“Q4 2009 ABI Savings and Protection Survey”


ABI - Association of British Insurers
http://www.abi.org.uk/


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L’Associazione degli assicuratori britannici (ABI) ha pubblicato una “Research Brief” che illustra i risultati della “Savings and Protection Survey” riferita al 4° trimestre 2009.

Per quanto riguarda l’impatto generale dell’attuale congiuntura economica, le risposte mostrano come solo pochi (17%) degli intervistati considerino migliorata la situazione; per contro, la percentuale di coloro che notano un manifesto deterioramento passa dal 54% a settembre al 68% a fine anno.
Anche le aspettative per il futuro si presentano poco rosee: gli “ottimisti”, che intravedono possibilità di miglioramento della congiuntura nel breve periodo, passano al 39% (erano il 52% nel terzo trimestre 2009), mentre aumenta decisamente la quota di coloro che sono convinti dell’ulteriore deteriorarsi della congiuntura nel breve termine (dal 22% si passa al 31%).

Un generalizzato senso di sfiducia da parte dei risparmiatori, unito agli scarsi ritorni offerti dagli strumenti di deposito standard, hanno contribuito ad aumentare la disaffezione nei confronti del risparmio (73% degli intervistati), incluso quello effettuato a fini previdenziali.
In effetti, tra i “risparmiatori abituali”, il 47% afferma che la quantità di risparmio accantonata non influisce sui benefici derivanti dal risparmio stesso; il 26% sostiene di voler risparmiare di meno, mentre il 9% è seriamente intenzionato ad abbandonare qualsiasi iniziativa di risparmio. In riferimento al risparmio a fini previdenziali, in particolare, in un solo trimestre si alza del 10% la percentuale di coloro che sono poco propensi ad avviare piani di risparmio (dal 28% di fine settembre al 38% di fine 2009).

Quanto agli investimenti a lungo termine, secondo il campione la scelta migliore si orienta verso l’investimento in beni immobili (53%), seguito a notevole distanza dai conti di deposito (11%), dagli investimenti azionari (10%) e dai titoli di Stato (5%). A proposito di quali siano le migliori scelte di investimento, risulta piuttosto alta la percentuale di coloro che non sanno rispondere alla domanda (circa un quinto del campione).

Con riferimento specifico all’assicurazione, i prodotti vita risultano quelli più diffusi tra la popolazione attiva: sono detenuti dal 47% del campione (come dato medio ottenuto dal confronto effettuato sulle ultime sei indagini trimestrali) e risultano anche in testa al gradimento quale “potenziale nuovo acquisto”. Nel portafoglio assicurativo figurano poi le coperture per le malattie gravi (“critical illness”: 17%), quelle legate al credito ipotecario (16%) e quelle del ramo malattia (15%).
Quanto ai rami danni, i prodotti assicurativi più comuni sono quelli del ramo auto (74%), le coperture contro danni ai beni (“home contents insurance”, 73%), quelle per gli immobili (61%) e quelle per i rischi legati ai viaggi (34%).
Interrogato in merito alle frodi assicurative, infine, il campione ammette di essere disposto a considerare la possibilità di presentare alla propria compagnia assicuratrice richieste di risarcimento “esagerate” (17%) o del tutto false (4%).