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🇮🇹 Risparmio

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO. RAPPORTO 2009 EINAUDI/BNL SUL RISPARMIO IN ITALIA

“Un risparmiatore consapevole. Rapporto Einaudi/BNL 2009 sul risparmio e i risparmiatori in Italia”

Andrea Beltratti


Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi”, BNL Gruppo BNP Paribas
http://www.centroeinaudi.it/


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Il Centro Einaudi, in collaborazione con BNL, ha recentemente pubblicato il rapporto 2009 sul risparmio e i risparmiatori in Italia, contenente i risultati dell’indagine condotta su un campione rappresentantivo di famiglie italiane.

La crisi costituisce il contesto di fondo nel quale si è svolta l’indagine, anche se le interviste sono state concretamente effettuate nel settembre 2009, in un quadro macroeconomico meno turbato rispetto all’inizio d’anno.

Il 53% delle famiglie intervistate ha dichiarato di non risparmiare. C’è un miglioramento rispetto al 68,9% dell’indagine 2008, ma il dato è ancora superiore al 51% del 2007. La propensione media al risparmio scende al 4,9% nel 2009 (era all’8% nel 1994).

Le famiglie, inoltre, dimostrano un’elevata avversione al rischio nell’allocazione del proprio risparmio. In una scala crescente di propensione al rischio da 1 a 5, il 68% delle famiglie si colloca ai due livelli più bassi e risulta, pertanto, poco o per niente favorevole a mettere a repentaglio quanto accantonato.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale in cui vengono collocati gli investimenti, il 35,5% del campione dichiara ”un anno”, il 37,5% “un periodo tra un anno e tre anni”, il 12,8% “tra tre e dieci anni” e l’1,1% “oltre dieci anni”. Prevale, quindi, un’ottica di investimento non di lungo termine, rafforzata dal fatto che la quota che indica come orizzonte temporale “un mese” (2,7%) e quella che “non sa” (10%) non è trascurabile.
L’avversione al rischio è inoltre testimoniata dagli obiettivi di investimento indicati dagli intervistati. Valutando le risposte alle indagini svolte dal 1988 al 2009, emerge che la sicurezza è sempre stata considerata quale obiettivo importante; essa, tuttavia, ha assunto rilevanza predominante dopo la caduta delle Borse del 2001-2002 e, sino ad oggi, si è mantenuta a livelli elevati (nel 2009, il 56% del campione indica la “sicurezza dell’investimento” come obiettivo principale).
La ricerca di sicurezza è testimoniata anche dalle scelte effettuate in materia di investimenti: il 76% degli intervistati indica l’abitazione come la soluzione che offre le maggiori garanzie.
Gli altri quesiti posti dall’indagine 2009 sono relativi ai rapporti con le banche, alla scelta dei consulenti e alla fiducia nei confronti degli intermediari finanziari. E’ interessante notare come, nel 20% dei casi considerati, la scelta del “consulente finanziario di fiducia” sia caduta su familiari e amici, per un altro 31% su dipendenti di banca o di uffici postali, mentre una percentuale piuttosto alta del campione (38%) non abbia invece fatto ricorso a nessuna delle figure citate o ad altre figure di intermediario “professionista”.