COME INVESTONO I FONDI PENSIONE IN OLANDA: UN TEST DEL MODELLO DEL CICLO DI VITA
Pension funds’ asset allocation and participant age: a test of the life-cycle model
Jacob Bikker, Dirk Broeders, David Hollanders, Eduard Ponds
De Nederlandsche Bank
www.dnb.nl
Lo studio esamina la relazione tra la distribuzione per età degli aderenti e l’asset allocation dei fondi pensione olandesi, utilizzando dati relativi al 2007.
Obiettivo dello studio è verificare l’ipotesi del Life Cycle Model, che prevede una diminuzione nella quota di investimenti in asset rischiosi - come le azioni - all’aumento dell’età degli aderenti ai fondi.
La realtà olandese, dove quasi tutta la popolazione attiva risulta iscritta a un fondo pensione, conferma il modello teorico del ciclo di vita: all’aumento di un anno dell’età media degli iscritti corrisponde una diminuzione dell’esposizione azionaria dei fondi pensione pari allo 0,5%.
La ragione teorica di questa correlazione negativa, secondo gli autori, è che i giovani, maggiormente dotati di capitale umano, scelgono profili di investimento più rischiosi di quelli tipici dei più anziani, in quanto il capitale umano è caratterizzato da una minore avversione al rischio rispetto al capitale finanziario (del quale sono maggiormente dotati gli anziani).
Un’altra conclusione dello studio è che l’età media degli aderenti ai fondi pensione che svolgono ancora attività lavorativa è molto più correlata alle strategie di investimento di quanto non accada per il complesso degli iscritti. Ciò implica che l’età media degli iscritti non attivi (perché pensionati o in condizione non lavorativa) non è una variabile rilevante per la definizione delle strategie di investimento dei fondi.
Terzo risultato è che la correlazione con l’età è maggiore nei fondi pensione più grandi. Altri fattori rilevanti risultano, infine, il livello di funding dei fondi pensione e la ricchezza media degli iscritti.
Le conclusioni dello studio possono essere utili nell’orientare le politiche di investimento dei fondi pensione. C’è, infatti, il rischio di assecondare politiche di investimento troppo conservative in conseguenza del processo di invecchiamento della popolazione di lavoratori, politiche che risulterebbero inadeguate per gli aderenti più giovani.
E’ opportuno quindi, conclude lo studio, adottare una politica di investimento non più basata sull’età media degli iscritti, ma politiche di investimento differenziate in relazione alle diverse coorti di età dei lavoratori.