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BANKITALIA: LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2008

Banca d’Italia, Supplementi al Bollettino Statistico - n.67 La ricchezza delle famiglie italiane – 2008

Andrea Alivernini e Stefano Iezzi (a cura di), Andrea Neri, Giovanni Di Iasio, Luigi Infante, Gabriele Semeraro


Banca d’Italia
http://www.bancaditalia.it/


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E’ stato pubblicato, come supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia, il rapporto sulla ricchezza delle famiglie italiane nel 2008.
Alla fine dello scorso anno, la ricchezza netta delle famiglie - ossia la somma di attività reali (abitazioni, terreni) e attività finanziarie, al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti, ecc.) - risultava di circa 8.284 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,9% in termini nominali (a causa di una rilevante flessione della componente “attività finanziarie”, pari all’8,2%) e del 5% in termini reali rispetto al 2007.
Secondo le prime stime, inoltre, nel primo semestre 2009 la ricchezza netta delle famiglie è rimasta sostanzialmente costante in termini nominali, per effetto della stabilità delle sue componenti (sia attive sia passive).
La variazione della ricchezza nel 2008 è stata causata, fondamentalmente, da due fattori che hanno agito in senso opposto: i capital gains (che esprimono le variazioni dei prezzi delle attività reali e finanziarie) e il flusso di risparmio. Nel 2008 i capital gains sono risultati negativi per 521 miliardi euro, mentre il flusso di risparmio delle famiglie è stato positivo per 88 miliardi di euro. Nel periodo 1995-2008 il risparmio ha contribuito alla crescita della ricchezza netta per circa il 60%, contro il 40% attribuibile ai capital gains.
Il rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile lordo è stato pari a 7,6 nel 2008, in riduzione rispetto al 2006 (7,9) e al 2007 (8). Alla fine del 2008 la ricchezza netta per famiglia risultava di circa 348 mila euro.

La distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane è caratterizzata da un’elevata concentrazione: secondo le anticipazioni da un’ulteriore indagine Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane nel 2008 (in uscita nel 2010), la metà più povera delle famiglie italiane detiene il 10% della ricchezza, mentre il 10% delle famiglie più ricche detiene il 44% della ricchezza totale (la ricchezza media pro-capite, invece, si attesta sui 138.000 euro a prezzi costanti, in riduzione del 5,6% rispetto all’anno precedente). L’indice di Gini - che in una scala 0-1 misura il grado di concentrazione - indica un valore pari a 0,614, sostanzialmente in linea con il dato registrato nel 2006.
Alla fine del periodo considerato, le attività reali delle famiglie rappresentavano il 69% della ricchezza netta (5.715 miliardi di euro), le attività finanziarie il 41% (3.374 miliardi di euro) e le passività finanziarie circa il 10% (805 miliardi di euro).

A livello internazionale, nel 2008 le famiglie italiane evidenziano un rapporto tra ricchezza netta e reddito lordo disponibile (7,64) più elevato rispetto a USA (4,90), Canada (5,44), Francia (7,50) e Regno Unito (7,60).
Le famiglie del nostro Paese, inoltre, risultano le meno indebitate: le passività sono pari al 74% del reddito disponibile, contro un rapporto di circa il 100% in Germania e Francia, e del 130%, 140% e 180%, rispettivamente, negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.